La strategia di Apple per il gaming in realtà virtuale passa dai controller Sony, ora venduti separatamente a cifre da capogiro Mentre l'attenzione si concentrava sul lancio della seconda generazione di Vision Pro, Apple ha svelato una mossa commerciale che rischia di lasciare molti utenti a bocca aperta.
I controller PS VR2 Sense di Sony, fino a oggi disponibili esclusivamente nel bundle completo con il visore PlayStation VR2, saranno presto venduti singolarmente attraverso l'Apple Store. Il costo? Ben 250 dollari per la coppia, una cifra che rappresenta più della metà del prezzo dell'intero pacchetto Sony.
La decisione di commercializzare separatamente questi accessori si inserisce nella strategia di Apple per potenziare l'esperienza di gaming sul Vision Pro. Con il rilascio di visionOS 26, il visore della mela aveva già ottenuto il supporto per questi controller, ma l'impossibilità di acquistarli singolarmente rappresentava un ostacolo significativo per chi non possedeva già il sistema di realtà virtuale PlayStation.
La disponibilità è fissata per l'11 novembre presso l'Apple Store, e la casa di Cupertino sottolinea come questi controller possano trasformare radicalmente l'esperienza ludica sulla sua piattaforma di realtà mista. Il supporto a sei gradi di libertà nel tracciamento dei movimenti consente di rilevare qualsiasi spostamento o rotazione nello spazio tridimensionale, mentre il rilevamento del tocco delle dita e il feedback aptico tramite vibrazione completano un quadro tecnicamente avanzato.
Il nuovo Vision Pro di seconda generazione porta con sé miglioramenti sostanziali sotto il cofano. Il cuore pulsante è rappresentato dal chip M5, che promette prestazioni superiori rispetto al predecessore. Sul fronte del comfort, Apple ha introdotto la Dual Knit Band, una fascia di fissaggio che aggiunge una cinghia superiore per garantire maggiore stabilità durante l'utilizzo prolungato.
La strategia dei prezzi solleva interrogativi interessanti. Per chi ha già investito nel visore Apple, aggiungere 250 dollari per dei controller avanzati potrebbe sembrare una spesa proporzionata. Tuttavia, per chi conosce il mercato PlayStation, dove l'intero sistema VR2 costa meno del doppio dello street price dei controller, la cifra appare decisamente elevata. Si tratta di un classico esempio di come l'ecosistema Apple applichi logiche di prezzo differenti rispetto alla concorrenza.
L'apertura verso periferiche di terze parti, seppur limitate e accuratamente selezionate come in questo caso con Sony, rappresenta comunque un passo insolito per Apple. La compagnia californiana ha storicamente preferito mantenere un controllo stretto sull'hardware compatibile con i propri dispositivi, rendendo questa collaborazione particolarmente significativa per il settore della realtà virtuale e del gaming immersivo.