Sony Xperia 1 recensione: display meraviglioso e foto al top, autonomia migliorabile

Recensione Xperia 1, smartphone top di gamma Sony basato sul processore Snapdragon 855. Arriva in Italia a 949 euro.

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a cura di Saverio Alloggio

Non è facile esprimere un giudizio equilibrato su Xperia 1, nuovo top di gamma di casa Sony. Il display 4K OLED, probabilmente il migliore in assoluto del mercato smartphone, ha una resa tale da far tollerare anche alcune piccole mancanze rispetto ai diretti concorrenti. In più, il rapporto di forma in 21:9 si ama o si odia, e personalmente è una caratteristica a cui farò fatica a rinunciare. Insomma, la componente soggettiva è davvero molto forte in questo dispositivo.

Tutto ciò non deve però far dimenticare il fatto che si tratti di uno smartphone posizionato a 949 euro. Una cifra importante, per la quale è assolutamente corretto pretendere che non ci siano compromessi. Da questo punto di vista, Xperia 1 è certamente un prodotto migliorabile, soprattutto per quanto riguarda l'autonomia che, allo stato attuale, non fa gridare al miracolo, come vedremo nel corso della recensione.

L'azienda giapponese è inoltre caduta in un errore già commesso in passato. Come ricorderete infatti, abbiamo incontrato per la prima volta Xperia 1 in occasione del Mobile World Congress di Barcellona, svoltosi a febbraio. La commercializzazione sta però avvenendo solo negli ultimi giorni, e questo ha fornito un inevitabile vantaggio a competitor come il P30 Pro di Huawei o il Galaxy S10+ di Samsung. Una policy che Sony dovrebbe rivedere.

Display ed ergonomia, amore e odio

La parte frontale di questo smartphone è occupata quasi interamente dal pannello OLED da 6,5 pollici, caratterizzato da risoluzione 4K (1.644 x 3.840 pixel, 643 ppi) e protetto da un vetro Gorilla Glass 6, che dovrebbe garantire maggiore robustezza in caso di cadute o urti accidentali. Inoltre, come da tradizione per Sony, l'azienda giapponese ha integrato lo standard Triluminus Display e il processore dedicato X-Reality Engine, derivati direttamente dalla propria gamma di televisori.

In cosa si traducono tutte queste sigle? In una qualità visiva semplicemente meravigliosa. I contrasti sono assoluti così come gli angoli di visuale, la visibilità è praticamente perfetta in qualsiasi condizione e, nonostante la tecnologia utilizzata, la gamma cromatica è fedele. In più, nel caso in cui si riproducano contenuti multimediali, il processore dedicato lavora in abbinata col software al fine di rendere lo schermo fedele ai pari dei monitor di produzione cinematografica Sony.

Insomma, davvero tanta cura al dettaglio riposta in questo display che, secondo me, si impone come il migliore in assoluto nel panorama smartphone. Un "premio" che, personalmente, fino a oggi avrei assegnato al Galaxy S10+ di Samsung con il suo pannello Dynamic AMOLED, che rimane comunque uno dei punti di riferimento nel settore. Quello di Xperia 1 però, complessivamente, è superiore.

In ogni caso, l'aspetto più controverso di questo display è senza dubbio il rapporto di forma in 21:9 che, unitamente alla diagonale da 6,5 pollici, rende lo smartphone lungo ben 167 mm. È dunque praticamente impossibile utilizzarlo con una sola mano, e può diventare difficoltoso anche infilarlo nelle tasche. Di contro però si impugna facilmente, visto che è largo 72 mm e non risulta scivoloso, nonostante l'utilizzo del vetro sia sulla parte anteriore che posteriore.

Avere uno schermo così "allungato" inoltre è molto comodo, ad esempio, quando si utilizzano due applicazioni in contemporanea, oltre a offrire un'esperienza davvero immersiva con i filmati nativi in 21:9 (che comunque sono pochi, anche nelle principali piattaforme di streaming come Netflix o Prime Video). Non tutti sono disposti a sacrificare un po' l'ergonomia, e qui si scende inevitabilmente sul piano soggettivo.

Su una cosa però non c'è dubbio: Xperia 1 è costruito divinamente. L'assemblaggio rasenta la perfezione, la sensazione al tatto è quella di un dispositivo premium e la colorazione grigia, ritratta nelle immagini, è davvero ben riuscita (è disponibile anche in nero, viola e bianco). C'è la certificazione di impermeabilità IP68, mentre la sporgenza della tripla fotocamera posteriore è minima e non crea particolari problemi.

Prestazioni e autonomia legati da un fil rouge

Snapdragon 855, 6 Gigabyte di RAM,128 Gigabyte di memoria interna (espandibile sino a 1 Terabyte tramite micro-SD). La piattaforma hardware di Xperia 1 prometteva bene già sulla carta e, utilizzando lo smartphone tutti i giorni, non ha fatto altro che confermare le ottime premesse: prestazioni e fluidità ai massimi livelli, dissipazione del calore convincente e performance grafiche efficaci anche con i titoli videoludici più impegnativi.

Nonostante queste specifiche tecniche, non era poi così scontato avere prestazioni di alto livello. Stiamo infatti parlando di una piattaforma hardware chiamata a muovere uno schermo in 4K, che inevitabilmente ha dei riflessi sulla componentistica. Sony è però riuscita a ottimizzare adeguatamente il tutto, grazie anche alla sua solita interfaccia che, oltre a non appesantire Android 9, offre una coerenza grafica decisamente apprezzabile.

Le applicazioni di sistema sono realizzate con la solita cura, ma sono comunque inserite in un contesto molto simile a quello dei Google Pixel. C'è la modalità a una mano e quella che consente di avviare due applicazioni in contemporanea. Le patch di sicurezza sono aggiornate a giugno 2019 e, da questo punto di vista, Sony ha sempre lavorato molto bene: Xperia 1 verrà certamente aggiornamento ad Android Q e alla versione ancora successiva, un aspetto da non sottovalutare in fase d'acquisto.

In ogni caso, tutta la potenza a disposizione di questo smartphone (incluso lo schermo inevitabilmente energivoro) ha un inevitabile riflesso sull'autonomia. La batteria da 3.330 mAh, un po' sottodimensionata, con il mio utilizzo (misto tra LTE e Wi-Fi, 2 account mail in push, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, oltre 2 ore di telefonate), sono riuscito a coprire 16 ore lontane dalla presa elettrica a fronte di poco più di 4 ore di schermo accesso.

Un risultato che non fa gridare al miracolo, probabilmente migliorabile lato software, ma che attualmente non fa di Xperia 1 un campione di autonomia. Fortunatamente però c'è il supporto alla ricarica rapida a 18W (con caricabatterie apposito incluso in confezione), mentre stranamente manca la ricarica wireless - nonostante il vetro utilizzato per la scocca posteriore - che era invece presente nel predecessore Xperia XZ3.

Grande attenzione sulla parte audio. Lo speaker di sistema, posizionato sul bordo in basso, lavora in accoppiata alla capsula auricolare al fine di offrire un effetto stereo: il volume è elevato, la qualità ottima. C'è il supporto allo standard Dolby Atmos, mentre la connettività è assolutamente completa: Wi-Fi ac dual-band, Bluetooth 5.0, GPS A-GLONASS BDS Galilelo, NFC, supporto Dual-SIM. Manca purtroppo il jack audio da 3.5 mm (c'è apposito adattatore in confezione), mentre il sensore biometrico è posizionato lateralmente, funziona abbastanza bene ma, in alcuni casi, fatica un po' troppo a riconoscere l'impronta.

Comparto fotografico, versatilità e complessità

Le tre fotocamere posteriori di Xperia 1 integrano un’ottica grandangolare da 12 Megapixel, una standard da 12 Megapixel e un teleobiettivo da 12 Megapixel che abilita uno zoom ottico 2X. Si tratta rispettivamente di un 16mm f/2.4 – equivalente fullframe – perfetta per paesaggi e scatti di gruppo, un 26mm f/1.6, focale normale – ideale nella maggior parte delle situazioni – e infine un 52mm f2.4, per i ritratti.

I differenti sensori non funzionano simultaneamente, bensì possono essere selezionati direttamente dall’applicazione fotocamera, a seconda delle esigenze. Il cambio tra una focale e l’altra è istantaneo, la resa è di alto livello con la fotocamera principale in praticamente qualsiasi condizione. Probabilmente l'unica pecca di questo comparto fotografico è l'assenza, lato software, di un'apposita modalità notte, anche se, di contro, gli scatti con poca luce offrono una gamma cromatica decisamente più naturale rispetto ad altri smartphone concorrenti.

Gli scatti con lo zoom ottico 2X sono ricchi di dettagli, anche se perdono in notturna, esattamente come avviene con il sensore grandangolare. Personalmente apprezzo molto il software fotografico di Sony, con un'interfaccia minimale che, in parte, richiama quella dei Pixel. Buone notizie anche dalla fotocamera frontale da 8 Megapixel f/2.0, in grado di realizzare selfie convincenti anche in modalità ritratto.

In più, Xperia 1 si conferma come uno dei migliori smartphone per la registrazione dei video. I filmati possono raggiungere la risoluzione 4K a 30 fps con supporto HDR, e appaiono davvero di alto livello sia in diurna che in notturna. In più, scendendo alla risoluzione Full-HD si a a disposizione la stabilizzazione su 5 assi, che fa davvero la differenza, senza dimenticare come la modalità super slow-motion a 960 fps possa raggiungere i 1.080p, quando solitamente nei concorrenti si ferma ai 720p.

Il dibattito attorno alle qualità fotografiche degli smartphone Sony è sempre acceso. L'azienda giapponese si è ormai imposta come leader mondiale nella realizzazione dei sensori fotografici per i dispositivi mobili ma, paradossalmente, gli algoritmi di elaborazione dell'immagine integrati nei propri dispositivi non hanno mai convinto fino in fondo. Xperia 1 segna un netto passo in avanti da questo punto di vista, anche se ritengo, in quest'ambito, lo zoom periscopico introdotto da Huawei con il P30 Pro una tecnologia in grado di fare la differenza.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

Servono 949 euro per portarsi a casa Xperia 1. Una cifra importante, giustificata da alcune punte d'eccellenza toccate in questo smartphone, come avviene ad esempio in relazione allo schermo. C'è qualche compromesso a cui scendere (autonomia sottotono, niente ricarica wireless, sensore biometrico non sempre preciso), che ovviamente si tollera difficilmente visto il prezzo richiesto per l'acquisto. Tutto questo senza dimenticare l'agguerritissima concorrenza nel segmento premium.

E allora a chi è rivolto questo dispositivo? Sono convinto che l'intenzione di Sony sia quella di rivolgersi a una nicchia, a una precisa fetta d'utenza a cui stanno particolarmente a cuore aspetti come il display o a cui piace il particolare form factor in 21:9. In più, l'azienda giapponese ha a disposizione una folta schiera di fedelissimi, che magari integrerà Xperia 1 in un ecosistema di altri prodotti Sony. In ogni caso, siamo difronte a uno dei migliori top di gamma del 2019, almeno fino a oggi.