Vendite smartphone in caduta libera, l’unica a crescere è Xiaomi

Nel Q1 2020, sono stati venduti il 20,2% in meno di smartphone. Samsung, Huawei e Apple hanno subito una decrescita. Xiaomi è l'unica a crescere.

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a cura di Lucia Massaro

La pandemia di coronavirus ha causato il peggior declino del mercato globale degli smartphone. È questo il quadro dipinto da Gartner per il primo trimestre del 2020 in cui le vendite sono diminuite del 20,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Non un fulmine a ciel sereno comunque. L’emergenza sanitaria ha spinto i consumatori a non spendere per prodotti non essenziali.

Tutti i principali produttori di smartphone hanno subito una decrescita, fatta eccezione per Xiaomi. L’azienda di Lei Jun è stata l’unica a crescere dell’1,4% nel Q1 2020 passando da una quota di mercato del 7,3 del Q1 2019 a un 9,3% con 27,8 milioni smartphone venduti. Secondo la società di ricerca, a contribuire a questo risultato sono state le forti vendite dei dispositivi a marchio Redmi nei mercati internazionali e la forte presenza sui canali di vendita online.

Samsung mantiene salda la prima posizione con il 18,5%, nonostante abbia registrato una decrescita del 22,7%. Le vendite sono passate da 71,6 a 55,3 milioni nel primo trimestre del 2020. Non se l’è passata bene nemmeno Huawei in seconda posizione. Il colosso di Shenzhen ha messo a segno il peggior risultato (-27,3%) complici anche le difficoltà che sta affrontando a causa dei divieti imposti dagli Stati Uniti.

Meno tragica la situazione per Apple che ha venduto 40,9 milioni di iPhone scendendo dell’8,2%. In quarta posizione, troviamo infine OPPO le cui vendite sono passate da 29,5 a 23,9 milioni registrando una decrescita del 19,1%. Insomma, a sorprendere non sono tanto i risultati negativi dell’interno mercato ma quelli positivi di Xiaomi che – in un periodo di forte crisi – è riuscita a non arrestare la propria ascesa.

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