Abbiamo ricevuto in redazione diverse email di utenti Wind inviperiti contro l'azienda di telefonia mobile per le manovre susseguenti all'abolizione dei costi di ricarica. L'azienda, restia fin da subito ad adeguarsi alle disposizioni del Decreto Bersani, sta procedendo alla revisione del piano tariffario Wind 10.
Sono diverse le segnalazioni di utenti che hanno ricevuto il fatidico messaggio: "Gentile Cliente, dal 01/05 il suo piano tariffario Wind 10 diventerà Wind 12. Per info sulle nuove condizioni chiami il 158". Tutto molto bello, se non aumentassero i costi, che è ciò che ha fatto arrabbiare i clienti Wind.
Wind 12 prevede infatti una tariffa di 12 centesimi di euro al minuto con scatto alla risposta di 16 centesimi e SMS a 15 centesimi. Wind 10 prevedeva invece 15 cent allo scatto alla risposta e 10 centesimi per ogni SMS inviato.
Altroconsumo segnala il misfatto, l'ADUC mette a disposizione degli utenti il facsmile per contestare la leggittimità del piano tariffario e il Movimento Difesa del Cittadino grida:
"Le proteste sono più che fondate. È vero che l'operatore tramite questo sms ha dato 30 giorni di preavviso ai clienti e che si tratta di una possibilità prevista dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche - spiega Francesco Luongo, responsabile del Dipartimento TLC del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) - Ma il messaggio, non informando in modo esplicito della possibilità per il consumatore di recedere dal contratto senza penali e di cambiare operatore, viola l'articolo 70 del Codice stesso (comma 4). Per questo, invitiamo gli utenti a continuare la loro protesta contro Wind".
Per concludere, la voce dell'azienda interessata, interpellata da Repubblica.it:
"Non ci saranno altri ritocchi di tariffa"; e che "questa mossa è stata necessaria per attutire almeno in parte la perdita dei costi di ricarica. Non potevamo fare altrimenti, considerato che abbiamo appena raggiunto l'utile e che le nostre tariffe erano e sono le più economiche sul mercato. Anche se purtroppo ora lo saranno un po' di meno".