Windows 10 con applicazioni iOS e Android, la prima è Candy Crush Saga

Microsoft ha mostrato i nuovi strumenti che ha realizzato per gli sviluppatori. Permettono di portare facilmente su Windows le applicazioni Android e iOS, e rendono più interessante lo sviluppo di programmi che passano dal Windows Store invece che dal sistema tradizionale.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Microsoft ha creato nuovi strumenti per trasformare le applicazioni iOS e Android in applicazioni Windows. Si tratta di prodotti per sviluppatori che rispondono al nome di Project Islandwood (iOS) e Project Astoria (Android). Sono sostanzialmente dei compilatori fatti per semplificare il lavoro, con l'obiettivo di far crescere velocemente il numero di applicazioni sul Windows Store. 

Tra le prime applicazioni mostrate a titolo di esempio c'è il famoso Candy Crush Saga. Lo sviluppatore afferma di aver dovuto modificare solo una piccolissima parte del codice per creare la versione Windows Phone.  

candy crush build shot

Project Islandwood e Project Astoria tuttavia non sono perfettamente identici. Lo strumento per Android infatti permette l'esecuzione delle applicazioni "senza modifiche" tramite un ambiente di esecuzione creato ad hoc; nel caso di iOS pare trattarsi di una ricompilazione più canonica.    

Buona parte delle applicazioni esistenti, ma non tutte, dovrebbe essere già compatibili con Project Astoria. Gli sviluppatori potranno usare Project Astoria per trasformare un'applicazione Android in una Windows Universal App, ed eventualmente integrare prodotti MS come Cortana. 

Richard Devine di Windows Central fa notare che non si tratta di una scontata virtualizzazione. "Il codice è lo stesso", scrive, "ma il risultato finale è armonico con l'esperienza Windows 10", che per Microsoft resta una priorità.   

I due strumenti citati possono certamente aiutare a portare più applicazioni nel Windows Store, ma non sono gli unici. Microsoft ieri sera ha mostrato anche come gli sviluppatori potranno sfruttare i nuovi strumenti per creare facilmente applicazioni da distribuire tramite il Windows Store 

"A differenza delle applicazioni Windows tradizionali"scrive Peter Bright su Ars Technica, "queste applicazioni garantiscono installazione e aggiornamenti puliti"Un aspetto importante se si pensa a come le tradizionali applicazioni desktop possono a volte lasciarsi dietro, dopo la rimozione, elementi che rallentano Windows.  

Il miglioramento delle prestazioni di Windows comunque non sarebbe l'unico effetto collaterale. Per Microsoft si tratta anche di stabilire lo stesso modello che vediamo sugli smartphonein parte su OS X, e su varie distribuzioni Linux: un unico luogo per scaricare e aggiornare le applicazioni darebbe a Microsoft più controllo sul sistema operativo e molti vantaggi agli utenti. Senza per questo implicare una chiusura alle installazioni tradizionali.  

Il quadro quindi non è identico a quello dipinto ieri da Paul Thurrot, ma nemmeno del tutto diverso. Windows apre le porte alle applicazioni Android e iOS, e questo è certamente un bene per gli utenti a breve termine. Secondo il giornalista però in questo modo l'azienda rischia di compromettere la propria posizione a lungo termine, ma è un'ipotesi tutta da verificare.  

Peter Bright ritiene però che questa non sia "una capitolazione in stile Blackberry 10, dove la risposta al problema delle applicazioni mancante è usare quelle Android. La speranza è che gli sviluppatori continueranno a creare applicazioni Windows che condividono molto codice con la versione iOS e Android.  

A questo punto non resta che attendere per vedere quali e quanti sviluppatori decideranno di pubblicare le proprie app anche per Windows, oppure se continueranno a ignorare la piattaforma di Microsoft. Che succederà secondo voi?