Windows Phone 7 non servi. Per tutto c'è Android

Il papà di Android non accoglie bene Windows Phone 7, una piattaforma che non è male, ma non ha motivo di esistere: l'OS di Google può rispondere a tutte le necessità delle persone.

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a cura di Manolo De Agostini

Il mondo non ha bisogno di Windows Phone 7. Andy Rubin, padre di Android, è lapidario sul nuovo sistema operativo di Microsoft. "Penso che le immagini che ho visto siano interessanti ma guardate, il mondo non ha bisogno di un'altra piattaforma. Android è gratuito e aperto; penso che l'unica ragione per creare un'altra piattaforma sia dovuta a ragioni politiche".

Secondo Rubin Android non è adottato in tutto il mondo perché qualcuno non ama le persone che lo sviluppano o perché non è legato particolarmente a un paese, ma è una piattaforma "libera, completa, di successo e verticale".

Di certo non si tratta di dichiarazioni di benvenuto al nuovo SO mobile di Microsoft, forse di leggera sfida ma probabilmente più di noncuranza. Rubin ha anche parlato dell'aggiornamento dei dispositivi Android, riconoscendo che le aziende che adottano l'OS mobile di Google stanno imparando che i terminali che presentano sul mercato devono essere il più aggiornati possibile, perché è proprio questo che i consumatori chiedono. Uscire con un terminale Android 1.6 ora sarebbe insomma da pazzi.

Rubin fa intuire che il ciclo di sviluppo di Android potrebbe rallentare, in quanto negli anni scorsi il sistema operativo mobile doveva crescere rapidamente per arrivare a un livello simile ai concorrenti già sul mercato, ma ora è molto completo, quindi ogni versione prima di uscire dovrà integrare innovazioni notevoli.

Android 3.0 (Gingerbread) secondo Rubin dovrebbe integrare novità sul lato social e gaming. Inoltre, dato che Google sta spingendo forte su HTML5 sul lato desktop, ci saranno novità importanti anche per gli smartphone. Android risponderà, molto probabilmente, ad iOS anche sul fronte della videochiamata grazie a Google Talk Video e alla tecnologia VoIP acquisita con Gizmo 5 (Google shopping prenatalizio con AdMob e Gizmo5). 

Rubin punta molto sulla natura open di Android che, come tale, è aperto a modifiche da parte di OEM e operatori telefonici. Spesso gli utenti se ne lamentano, ma può essere un problema anche per consentire la distribuzione rapida di aggiornamenti. "Penso che col tempo impareranno la differenza tra buon e cattivo affare. Google è un grande sostenitore dell'open e l'apertura vuol dire personalizzazione. C'è differenza tra la personalizzazione e modifiche. La personalizzazione è quella che fa il consumatore, le modifiche sono ciò che fa un OEM o un operatore. Devono trovare il giusto equilibrio".

Infine un accenno sul formato Flash. "Voglio Flash, perché voglio vedere l'intero Web e non solo una parte. Una volta che avete tutto il Web a disposizione è solo questione di ottimizzazione nel corso dei mesi e degli anni per fare sempre meglio. Sono fiducioso. È solo un problema di codice".