Account WoW a rischio, Blizzard blocca l'app delle aste

Blizzard ha annunciato un incremento di login non autorizzati agli account di World of Warcraft e ha bloccato temporaneamente l'app mobile delle aste.

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a cura di Roberto Caccia

Blizzard ha annunciato un aumento degli accessi non autorizzati agli account di World of Warcraft. I login sono avvenuti tramite il sito web della software house e attraverso l'app mobile Armeria portatile. Per questo motivo l'azienda ha deciso di pubblicare un comunicato ufficiale, in modo da aggiornare e rassicurare gli utenti.

"Stiamo avvertendo tutti gli utenti che non usano un authenticator e con un account che ha mostrato segni di accesso non autorizzato (per esempio un login effettuato da un indirizzo IP insolito). Se fate parte di questo gruppo riceverete una email con la descrizione della procedura per resettare il vostro account", si legge sul sito di Blizzard.

Come ulteriore sistema di protezione l'azienda ha deciso di bloccare temporaneamente la casa d'aste attraverso l'applicazione mobile. Blizzard ha inoltre specificato che il team di assistenza clienti, su richiesta, ripristinerà gli oggetti di gioco e l'oro per ogni account coinvolto in attività sospette.

"Nessun mezzo di protezione degli account è garantito in assoluto, ma ogni precauzione che prendete per rendere più sicuro il vostro computer e il vostro account, incluso il cambiamento periodico della password, aggiunge un'altra barriera difensiva. Incoraggiamo tutti a prendersi qualche momento per leggere i nostri consigli di sicurezza sul sito web di supporto e a seguire i suggerimenti pubblicati", sottolinea Blizzard.

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World of Warcraft non è nuovo a furti di account, ma anche a veri e propri bug in grado di compromettere il gioco. Dopo l'uscita di Mists of Pandaria, l'ultima espansione del gioco di ruolo online, un bug ha seminato il panico fra i giocatori uccidendo istantaneamente gli alter ego virtuali degli utenti e perfino i personaggi non giocanti.

Anche Diablo III ha costretto Blizzard a correre ai ripari in più di un'occasione. A maggio, infatti, un bug delle aste virtuali del gioco ha permesso ad alcuni giocatori di arricchirsi in modo fraudolento scombussolando l'economia stessa del gioco.

I videogiochi online rappresentano un'abitudine consolidata per milioni di giocatori e al tempo stesso un bersaglio allettante per malintenzionati che vedono possibilità di arricchirsi illegalmente. Qual è la soluzione ideale per arginare questo fenomeno?