L'hardware odierno, che si tratti di PlayStation 5, Xbox Series X o di una scheda grafica per PC in grado di far girare i titoli moderni, richiede un investimento iniziale importante al giorno d'oggi. Il costo dei giochi stessi ha raggiunto cifre molto elevate e il tempo per scaricare patch e installazioni da centinaia di gigabyte sembra dilatarsi all'infinito.
In questo scenario, il "cloud gaming" è sempre stato la promessa di un futuro utopico: giocare a tutto, subito, su qualsiasi schermo. Un futuro che, finora, è stato costellato di "ma": costi di abbonamento elevati, requisiti di connessione proibitivi e, troppo spesso, cataloghi deludenti (per non parlare del disastro di Google Stadia).
Poi, in silenzio, quasi in sordina, Amazon ha appena fatto qualcosa che potrebbe davvero cambiare le carte in tavola.
Qualche settimana fa, Amazon ha annunciato che Luna sarebbe diventato "gratuito" per tutti gli abbonamenti a Prime. Al giorno d'oggi, chi non è abbonato a Prime? Per questo motivo mi son detto, "proviamolo!".
Non sono mai stato un grande fruitore del cloud. Non sono mai stato nemmeno un critico di questa tecnologia, ma l'idea di input lag, artefatti di compressione e la dipendenza dalla linea internet mi ha sempre tenuto ancorato alla "scatola" fisica sotto la TV. Eppure, questo nuovo Luna mi ha incuriosito. Perché, a differenza di Xbox Cloud Gaming, GeForce Now o altri servizi, Amazon Luna è diventato, a conti fatti, il servizio con la possibilità di approccio migliore sul mercato.
Perché? Semplice: milioni di persone dispongono di Prime. In poche parole, per moltissimi la barriera all'ingresso è già di per sé abbattuta.
E non lo nego, una volta avviato Hogwarts Legacy dentro l'abbonamento di Luna Standard e giocato un'oretta buona, devo ammettere che mi sono completamente ricreduto sul cloud gaming. Questa tecnologia, può funzionare davvero.
Come gira davvero Luna?
La prima sorpresa è la qualità. Ovviamente, non parliamo di 4K nativo con ray tracing spinto al massimo in questo caso. Il servizio, nella sua versione "Standard", punta al sodo: una risoluzione Full HD (1080p) ma, ed è un "ma" importantissimo, a 60 frame al secondo stabili. Dopo aver avviato diversi titoli, da Hogwarts Legacy a Devil May Cry 5, devo ammettere che la qualità visiva è tutt'altro che mediocre. L'immagine è pulita, la fluidità è costante e, soprattutto, l'input lag è quasi impercettibile.
L'accessibilità è un altro punto a suo favore. Ho banalmente collegato un controller della mia Xbox. Ma avrei potuto usare un controller PlayStation, il controller Luna dedicato di Amazon, o letteralmente qualsiasi altro pad che supporti una connessione Bluetooth. L'hub di navigazione, che ho testato su un TV LG C4 OLED, è reattivo e si può comandare sia col controller che col telecomando della TV. Addirittura, alcuni giochi più semplici sono fruibili direttamente da smartphone.
Ma il vero banco di prova, per me, era la connessione. Considerate che non possiedo una FTTH, ma una normalissima FTTC che, se va bene, raggiunge i 100 Mbps in download. Eppure, anche con questa connessione che definirei "mediocre" per gli standard del cloud gaming, l'esperienza è stata impeccabile. Il bitrate si è mantenuto soddisfacente, senza i crolli di qualità o i blocchi che temevo. Questo, da solo, smonta il mito secondo cui per giocare in streaming serva una connessione da data center.
Il catalogo
Se la tecnologia funziona, cosa ci si può giocare? È qui che Luna sorprende di più. L'offerta si divide essenzialmente in tre: Luna Standard (incluso con Prime), Luna Premium (un abbonamento aggiuntivo) e canali specifici come Ubisoft+ (a parte).
Concentriamoci sul Luna Standard, quello che milioni di persone hanno "gratis" senza saperlo. Non stiamo parlando di scarti di magazzino o giochini mobile. Il catalogo a rotazione è sorprendentemente robusto. Al momento della mia prova, ho avuto modo di giocare a titoli come Dave the Diver, un fenomeno indipendente acclamato ovunque; Tetris Effect Connected, una delle esperienze audiovisive più amate degli ultimi anni; e persino pezzi da novanta recentissimi.
Tra questi, Kingdom Come: Deliverance II, l'enorme RPG uscito a febbraio di quest'anno; Indiana Jones e l'Antico Cerchio, uno dei titoli di punta di Bethesda, uscito solo pochi mesi fa o, appunto, Hogwarts Legacy. Avere accesso a giochi di questo calibro, senza costi aggiuntivi, è stato inaspettato e la cosa incredibile è che in pochi conoscono questo servizio. Incredibile.
Ma non è finita. Scavando nella libreria standard, l'elenco si allunga con classici moderni e capolavori intramontabili: Alien: Isolation, Dishonored 2, Devil May Cry 5, l'intera saga di Fallout (perfetta per chi si è appassionato con la serie TV), il remake di Resident Evil 2 e persino Skyrim.
Mettiamola in prospettiva: una persona che non è un fruitore assiduo di videogiochi, o magari un genitore che vuole giocare a qualcosa dopo anni di pausa, accende la sua Fire Stick o la sua Smart TV, e si ritrova con un catalogo che spazia da MotoGP 25 a Dishonored 2, senza dover comprare una console da 500 euro. È una proposta di valore quasi imbattibile.
La lezione imparata da Stadia
Ovviamente, c'è un modello di business. La versione "Premium", che costa circa 10€ al mese (il prezzo che prima costava la versione base, ora inclusa in Prime), amplia ulteriormente il catalogo. Qui troviamo, per esempio, i grandi titoli sportivi come FC 25 e una selezione ancora più vasta.
In più, per circa 18€ al mese, si può aggiungere il canale Ubisoft+ Premium, che dà accesso all'intero catalogo Ubisoft, compresi i giochi al Day One come il recente Assassin's Creed Shadows.
Ma la mossa più intelligente è come Luna gestisce la lezione imparata dal fallimento di Google Stadia. Ricordate Stadia? Aveva una tecnologia strabiliante, forse persino superiore a quella attuale di Luna, ma il suo modello di business era il suo limite più grande: costringeva gli utenti ad acquistare i giochi singolarmente a prezzo pieno. Amazon Luna, pur offrendo la possibilità di acquistare titoli specifici, fonda il suo valore sull'abbonamento. Il modello "Netflix", dove il catalogo è il servizio, ha vinto. L'acquisto singolo è solo un'opzione in più, non l'unica via d'accesso. Se ci pensate, è quello che sta cercando di fare Xbox con il cloud gaming.
Luna vs. gli altri
Siamo onesti: Amazon Luna è il miglior servizio di cloud gaming sul mercato? Dal punto di vista puramente contenutistico, probabilmente no. Come ho già detto, Xbox Cloud Gaming, incluso nell'abbonamento Game Pass Ultimate, è superiore. Offre l'intero catalogo first-party di Microsoft al giorno di lancio, un parco titoli sterminato e un'integrazione perfetta con l'ecosistema Xbox.
Ma c'è un "però". Per accedere a Xbox Cloud Gaming bisogna spendere una cifra interessante: almeno 13€ al mese, specificamente per quel servizio. Se invece vogliamo il piano "top", come menzionato da alcuni, si possono raggiungere cifre anche più alte. È un costo che si aggiunge ad altri abbonamenti.
Per quanto riguarda la qualità puramente visiva, invece, GeForce NOW nel suo top tier, è ancora imbattibile. Ma richiede la necessità di possedere i giochi, senza un catalogo.
Il colpo di genio di Amazon Luna non è competere sulla quantità assoluta di giochi o sulla risoluzione 4K (almeno non ancora). Il suo punto di forza è l'attrito pari a zero. Luna è inclusa in un abbonamento che milioni di persone pagano già per altri motivi: le spedizioni, Prime Video, Music, Photos. È un "plus" che trasforma un servizio di e-commerce in un ecosistema di intrattenimento totale.
Per l'utente Prime, il catalogo di Luna non costa 10€, costa 0€. E "gratis" è un prezzo molto, molto convincente.
Ho cambiato idea sullo streaming
Dopo aver provato a fondo questo servizio, la mia percezione del cloud gaming sta iniziando a cambiare. L'idea di accedere istantaneamente a un catalogo così vasto, con prestazioni più che dignitose anche su una linea internet non perfetta, ti fa cambiare completamente idea sul modello di gioco.
Tra l'altro ritengo che abbiano fatto davvero un buon lavoro. L'hub è completo, offre persino i punteggi Metacritic per orientarsi, e la fruibilità è veloce.
Se avete un abbonamento Amazon Prime e una Smart TV, una Fire Stick, o anche solo un PC, vi consiglio di dare una possibilità ad Amazon Luna (e questo non per promuovere Luna, ma per dare una possibilità al cloud gaming, lo stesso consiglio può valere per tutti gli altri servizi). Potreste, come me, cambiare completamente idea sui videogiochi in streaming. A quanto pare non è più una promessa lontana, ma una realtà concreta, accessibile e, per molti, tecnicamente gratuita.
Questo test mi ha messo una pulce nell'orecchio. Adesso sono incredibilmente curioso di tornare a provare seriamente Xbox Cloud Gaming e GeForce Now, per capire come si è evoluto l'intero sistema cloud. Magari ne parleremo nelle prossime settimane, con un confronto più approfondito su tutti questi servizi.
Ma per ora, il messaggio è chiaro: il gigante dell'e-commerce ha piazzato il suo cavallo di Troia nel salotto di casa nostra. Un'idea brillante che potrebbe, chissà, dire la sua.