Tra i videogiochi da tenere sott’occhio in questi ultimi mesi del 2025 c’è sicuramente Arc Raiders. Il titolo nato dalla fucina creativa di Embark, a cui dobbiamo anche l’ottimo The Finals, ha infatti saputo catturare nel corso del tempo l’interesse di critica e pubblico, proponendosi come un extraction shooter decisamente intrigante.
Dopo averlo provato oramai un semestre fa, nei giorni scorsi siamo tornati all’interno del gioco e abbiamo potuto testarlo per un’intera mattinata. Il tutto in vista ovviamente del rilascio ufficiale di domani, dato che Arc Raiders arriverà dopo una lunga attesa il 30 ottobre su PC, Xbox e PS5.
Robot e sciacalli in un Italia post-apocalittica
Questo nostro ultimo hands-on in compagnia dell’ultima fatica di Embark è insomma stato un lungo deep dive che ci ha visto provare una manciata di mappe del gioco, sia in solitaria che in compagnia di un paio di alleati. Arc Raiders, per i pochi che ancora non lo sapessero, è infatti un extraction shooter con dinamiche da PvPvE, in cui ci si ritrova quindi a scontrarsi sia con altri giocatori che coi mob presenti all’interno della mappa.
Il tutto in delle ambientazioni post-apocalittiche davvero evocative ambientate nel nostro paese, con strade, edifici e cartelli che tradiscono la natura nostrana delle mappe di gioco. Uno dei grossi punti di forza di Arc Raiders è infatti ritrovabile proprio nel suo setting, con in particolare la nuova mappa Blue Gate che abbiamo avuto modo di provare che ci ha colpito in positivo amalgamando insieme zone rurali, ruderi e anche misteriosi bunker.
Oltre che l’ambientazione è anche l’atmosfera ad essere davvero di livello, con la tensione che si viene a creare appena si sente qualche sparo in lontananza o si intravede un minaccioso Arc dietro l’angolo che è notevole. In Arc Raiders ci metteremo infatti, come nella maggior parte degli extraction shooter sul mercato, nei panni di qualche audace esploratore, chiamato a lanciarsi in pericolosi territori alla ricerca di preziose risorse. A rappresentare le minacce sono sia i sopracitati Arc, dei letali robot delle più svariate dimensioni e potenzialità che sorvegliano quasi ogni angolo delle terre emerse, che gli altri raiders, che non vedono invece l’ora di poter mettere le mani sul bottino da noi raccolto.
Sopravvivenza e non solo
Il focus principale del gioco è quindi, come da buon esponente del genere, decisamente spostato sulla sopravvivenza, con ogni scontro, anche quello con i nemici all’apparenza più innocui, che può rivelarsi fatale se preso sottogamba. Imbarcarsi in una partita pensando di sparare a qualsiasi cosa si muova, insomma, è un errore che potrebbe costare molto caro e portarci a perdere l’intero equipaggiamento del nostro personaggio.
Uscire sconfitti da un’escursione, che consiste nel venire uccisi o nel non riuscire a completare l’estrazione in tempo, porta infatti a perdere tutto l’equipaggiamento e ciò che si era riusciti a racimolare durante tale missione. Una meccanica, come ben sappiamo, decisamente punitiva, ma sulla quale si fondano praticamente tutti gli extraction shooter.
A venire in soccorso dei giocatori in tal senso sono fortunatamente svariate meccaniche pensate da Embark, sulla cui bontà non possiamo però esporci più di tanto al momento. Vi è ad esempio una simpatica gallina che ci porta di tanto in tanto delle risorse, con le quali creare nuove armi e oggetti utili, mentre un albero delle abilità ci consente di potenziare il nostro personaggio e di renderlo più coriaceo ed efficace quando in missione. Nel caso in cui tutto andasse storto è poi sempre possibile utilizzare un kit gratuito di equipaggiamento, che contiene sì il minimo indispensabile per scendere in campo ma ci consente appunto di farlo.
Quello che importa è in ogni caso come, una volta scelti gli oggetti giusti per lanciarsi in esplorazione, il tutto funziona fin da ora decisamente bene. Embark è infatti riuscita a mettere in piedi un extraction shooter in grado di restituire le giuste sensazioni, sia dal punto di vista dell’atmosfera quando che da quello ludico.
Se della prima vi abbiamo già parlato poco fa, vi farà decisamente piacere sapere che Arc Raiders riesce a offrire infatti anche un gunplay più che soddisfacente e delle meccaniche di esplorazione capaci di intrigare e lasciare sempre sorpresi.
Il tutto coadiuvato da un aspetto tecnico, almeno su PC a dettagli Ultra, davvero notevole e capace di rivelarsi un quid non indifferente dell’intera esperienza. Giusto un punto d’attenzione lo vogliamo porre su quegli elementi scenografici introdotti da Embark, vedi ad esempio palle di fieno, giornali che volano e altro, che più di una volta ci hanno fatto prendere un colpo, pensando di trovarci dinanzi a qualche minaccia imprevista.
Arc Raiders: in conclusione
La lunga attesa è oramai finita, con Arc Raiders che arriverà finalmente sul mercato domani, giovedì 30 ottobre. Dopo questa ultima prova in compagnia del gioco noi altro non possiamo fare che sottolineare la bontà del lavoro di Embark, sia dal punto di vista ludico che delle ambientazioni. Resta da valutare il supporto a lungo termine e come il gioco saprà gestire la spietata concorrenza, ma è indubbio come un salto nelle post-apocalittiche lande italiche di Arc Raiders vale quantomeno la pena di farselo.