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a cura di Francesco Dellagiacoma

In viaggio nell'iperspazio

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Le sostanze che comunemente bruciamo per produrre energia e calore, come legna, carbone, metano o petrolio e derivati hanno al loro interno una grande quantità di Carbonio: molte di esse sono infatti costituite da Idrocarburi, molecole ricche di carbonio e idrogeno, ed è probabilmente da ciò che il team di Hello Games ha tratto ispirazione. Tuttavia non è il carbonio a dare l'energia per la combustione: la chiave del calore prodotto è infatti nascosta nell'idrogeno! Quando avviene una combustione, l'idrogeno presente negli idrocarburi si stacca dalla molecola e viene sostituito dall'ossigeno nell'aria, detto "comburente" della reazione, che va così a formare anche quelle famose molecole ricche di ossigeno chiamate "ossidi" che abbia già introdotto.

L'idrogeno liberato nell'aria va anche esso a legarsi con l'ossigeno dell'atmosfera, formando acqua, tendenzialmente allo stato gassoso (motivo per cui non vedete "piovere" sopra i fornelli): tuttavia la reazione di legame tra idrogeno e ossigeno produce quel calore che è alla base di ogni combustione nonché del funzionamento delle famose automobili a idrogeno.

L'altra forma di energia molto diffusa è quella nucleare: ricordate che le reazioni che modificano il nucleo degli atomi sono molto rare? Beh, si da il caso che in alcuni casi siano un po' meno rare. Esistono alcuni isotopi, specialmente quelli con molti neutroni rispetto ai protoni, che sono "radioattivi" (o instabili): nel tempo, con fenomeni più o meno lenti e casuali, cercano di raggiungere una struttura più stabile trasformando i componenti del loro nucleo e, nel farlo, emettendo particelle che vanno a formare le radiazioni.

Leggi anche: Fisica e videogiochi, come viaggiamo nello spazio?

Nell'ultimo secolo l'uomo ha imparato a sfruttare e dirigere questa radioattività, incanalando l'energia di queste particelle per riscaldare grosse quantità di acqua e così produrre energia elettrica: in questo il plutonio di No Man's Sky è un noto elemento ricco di isotopi radioattivi e che ben si sposa con l'idea di un elemento utile alla produzione di energia.

Questa energia viene usata in molte maniere in No Man's Sky, e una di queste forme è il viaggio nell'Iperspazio: ma cos'è l'iperspazio?

In generale, come chiamiamo "retta" un'ambiente monodimensionale infinito (sul quale muoversi "avanti" o "indietro" senza limiti) "piano" uno bidimensionale e "spazio" uno tridimensionale, si chiama "iperspazio" un ambiente infinito che abbia più di tre dimensioni.

Passare da uno spazio a un iperspazio può aprire scorciatoie esattamente come passare da due a tre dimensioni, esperienza che ci viene narrata nel romanzo fantastico (e ironico) "Flatlandia" di Edwin A. Abbot del 1884. Immaginate di vivere sulla superficie di una sfera, senza sapere che esista l'altezza: potete andare solo avanti e indietro, a destra o a sinistra, e per arrivare da un lato all'altro dovete per forza fare mezzo giro. Cosa succederebbe se all'improvviso scopriste che potete passare attraverso la sfera? Vi si aprirebbe una notevole scorciatoia.

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In questo esempio possiamo arrivare da A a B passando sulla superficie del toro, o prendendo una "scorciatoia".

Lo stesso concetto si applica all'iperspazio: se anche noi non percepiamo la "forma" dello spazio, se esistessero ulteriori dimensioni (delle quali ad ora non abbiamo alcun suggerimento pratico) sarebbe possibile sfruttarle muovendosi attraverso di esse per raggiungere più velocemente un punto nello spazio a noi noto: è un concetto fisico interessante e un noto cliché della fantascienza, reso famoso in tutto il mondo dalla saga di Star Wars.

In No Man's Sky le astronavi, per viaggiare nello spazio, richiedono delle "Celle Warp" prodotte tramite la famosa Antimateria.

Ma cos'è l'Antimateria?

No Mans Sky Antimatter

Per ogni tipo di particella che costituisce la materia, esiste un equivalente antiparticella di antimateria: i protoni hanno gli antiprotoni, i neutroni gli antineutroni e così via. Un'antiparticella è uguale all'originale ma con alcune caratteristiche invertite, ad esempio la carica elettrica: la proprietà più eclatante risiede però nel fatto che, quando una particella si tocca con la sua antiparticella, esse si eliminano a vicenda (si dice che si "anichiliscono") e tutta la loro massa, seguendo la famosa legge di Einstein E=mc2, si trasforma in pura energia sotto forma di fotoni, particelle di luce.

Anche se produrre antimateria nel nostro mondo è molto complesso e costoso, in quanto richiede altissime energie o decadimenti di particelle molto pesanti (ed essa viene comunque prodotta in quantità tremendamente esigue), l'annichilazione è tuttavia uno dei metodi di produzione di energia più rapidi e si tratta di un modo estremamente efficace di immagazzinare energia a parità di peso o volume della sostanza consumata: questo potrebbe giustificare il suo uso in un processo di viaggio nell'iperspazio che potrebbe richiedere energie molto alte in poco tempo.

Come abbiamo visto, No Man's Sky è pieno di riferimenti scientifici per giocatori curiosi e che offre numerosi spunti di riflessione e approfondimento della scienza moderna. Riuscirà la nuova espansione a rispondere alle promesse originali del team di Sean Murray? Per ulteriori approfondimenti sui viaggi nello spazio, vi rimandiamo a questo articolo sulla fisica della mitica saga di Mass Effect.


Gianmario Marrelli è laureato in Fisica della Materia presso l'università di Firenze. Insegna matematica e fisica alle superiori e si occupa anche di tecnologie Digitali applicate alla didattica, formando i docenti sulle capacità didattiche degli strumenti digitali tra i quali anche i videogiochi. È un appassionato di Scienza e Tecnologia, Musica, Giochi di Ruolo e da Tavolo, Videogiochi e Storia Medievale.


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