Tra un AAA e l’altro a essersi ritagliato uno spazio nel cuore di moltissimi giocatori negli ultimi anni è stato un titolo solo all’apparenza piccolo e semplice, ma capace di conquistare milioni e milioni di appassionati. Stiamo ovviamente parlando di Vampire Surivor, rogue like shoot em up di poncle e dell’italiano di Luca Galante, un titolo in grado di ottenere oltre 200.000 recensioni su Steam con una valutazione complessiva “estremamente positiva”.
Un vero e proprio trionfo, insomma, costruito intorno un’elevatissima rigiocabilità e un prezzo a dir poco accessibile. Il tutto condito da tantissimo divertimento e anche un po’ di immancabile follia. Elementi che possiamo ritrovare anche in Berserk or Die, titolo dello studio indipendente giapponese Nao Games edito proprio dalla stessa poncle.
Una collaborazione nata da un incontro fortuito al BitSummit, con Galante che è rimasto impressionato dal lavoro fatto da Nao Shibata, lo sviluppatore dietro Nao Games, e dalle sue potenzialità. Il legame tra poncle e Berserk or Die va però ben oltre il semplice publishing, dato che è ad esempio stato lo stesso compositore di Vampire Survivor, Filippo Vicarelli, a comporre la colonna sonora del titolo.
Basso prezzo, tanto divertimento
Come vi dicevamo poco fa, anche l’opera di Nao Games prende a piene mani da alcune delle caratteristiche chiave che hanno reso Vampire Survivor un successo. Il prezzo, innanzitutto, è super popolare, dato che bastano soli 3,99 euro per fare proprio Berserk or Die. L’idea alla base, poi, è tanto folle quanto potenzialmente dirompente.
Nel titolo di Nao Games ci metteremo nei panni di un soldato intento a respingere ondate crescenti di nemici in totale solitudine. Per farlo dovremmo letteralmente maltrattare la nostra tastiera. I pulsanti sulla metà sinistra, che vanno dall’ 1 fino al 4 e verticalmente fino alla V servono infatti per attaccare le minacce che avanzano da tale lato, mentre la controparte speculare per contrastare i nemici sulla destra. La diagonale che va da 5 a B serve invece a parare sul lato sinistro, mentre quella che va da 6 a N su quello destro.
Per fare una di queste azioni basterà premere un qualsivoglia tasto presente nel relativo insieme, ma è quando ne utilizzeremo più al colpo che il nostro alter ego digitale darà il meglio di sé. Colpire con il palmo della mano metà tastiera, quindi, creerà un attacco parecchio potente, capace di trasporre la nostra ira dal mondo fisico a quello virtuale.
Non mancano poi attacchi speciali, combo e, ovviamente, anche dei boss che ci si pareranno dinnanzi ogni 5 ondate. Tra di essi possiamo trovare ad esempio una testuggina romana e un carro egizio, con tali avversari che sono in grado di dare un quid in più al gioco e variare il ritmo degli scontri, arricchendolo di qualche piccola meccanica aggiuntiva.
In un titolo del genere non potevano ovviamente mancare i potenziamenti ed ecco infatti che tra un’ondata e l’altra sbucheranno fuori dei mercanti disposti a venderci oggetti vari in cambio delle monete lasciate dai nostri sventurati avversari. Ogni giorno che sopravviveremo diventeremo quindi sempre più forti, anche se non si arriva al livello di rottura del gioco reso possibile da Vampire Survivor.
Fatto per durare
A spingere Berserk or Die ancora più in direzione di Vampire Survivor sono poi tutta una serie di obiettivi e meccaniche volti a far rimanere il giocatore incollato alla sedia ore dopo ore. Se il progetto originale di poncle si è però oramai espanso, con tanto di crossover con saghe come Contra e Castlevania, il titolo di Nao Games è solo all’inizio della sua storia e non può pertanto vantare un numero così elevato di contenuti.
Quello che Berserk or Die riesce a offrire fin da adesso è però moltissimo divertimento grazie a un gameplay tanto semplice quanto efficace, coadiuvato alla grande da uno stile artistico che si sposa benissimo con la filosofia alla base dell’intera esperienza. L’esplosione di colori, di effetti e di contrasti che vengono a crearsi durante il gameplay creano infatti un qualcosa di tanto frenetico quanto bello da vedere.
Berserk or Die: in conclusione
Basato su un’idea completamente fuori di testa, Berserk or Die riesce a declinare alla grande gli insegnamenti di Vampire Survivor e a proporre un sistema di gioco capace di ammaliare per ore e ore. Manca ancora qualcosina a livello di bilanciamento, ma se vi siete fatti trascinare nel vortice dell’opera prima di poncle, molto probabilmente anche questa avventura di Nao Games vi catturerà per un bel po’ di tempo. Il tutto al prezzo di una colazione o poco più.