Il mondo videoludico ha imparato a diffidare delle produzioni accelerate, soprattutto quando si tratta di franchise annuali come Call of Duty. Troppo spesso i giocatori si sono trovati di fronte a titoli che portavano i segni evidenti di uno sviluppo affrettato, con campagne monche e meccaniche poco raffinate. Tuttavia, per Call of Duty: Black Ops 7, la situazione sembra essere radicalmente diversa, grazie a una strategia produttiva che ribalta completamente l'approccio tradizionale del settore.
Una produzione parallela che cambia le regole
Miles Leslie, direttore creativo associato del progetto, ha rivelato un dettaglio fondamentale durante una recente intervista: lo sviluppo di Black Ops 7 è iniziato contemporaneamente a quello del suo predecessore. "Sono stati avviati nello stesso momento", ha spiegato Leslie, descrivendo un processo produttivo che ha permesso ai team di Raven Software e Treyarch di lavorare con tempi molto più distesi rispetto agli standard del settore.
Questa strategia parallela rappresenta una vera novità nel panorama dei videogiochi AAA. Mentre Black Ops 6 prendeva forma con la sua ambientazione nel 1991 e il tema del team rogue, gli sviluppatori stavano già plasmando la visione futuristica del 2035 che caratterizzerà il nuovo capitolo.
Le fondamenta per l'innovazione narrativa
L'approccio simultaneo non ha beneficiato solamente gli aspetti tecnici e meccanici del gioco. Natalie Pohorski, produttrice narrativa principale, ha sottolineato come questo metodo abbia permesso di costruire connessioni narrative più profonde tra i due titoli. "Ottieni i risultati che cerchi", ha dichiarato Pohorski, "e molte delle innovazioni introdotte in Black Ops 6 le ritroverai in Black Ops 7, creando un ottimo collegamento tra le due opere".
Il ricordo di Call of Duty: Modern Warfare 3 aleggia ancora come monito nell'industria videoludica. Quel titolo, sviluppato da Sledgehammer Games, aveva subito un processo produttivo travagliato, trasformandosi da contenuto aggiuntivo a campagna completa in tempi ristretti. Il risultato fu una delle campagne più criticate della serie, che mise in luce tutti i rischi di uno sviluppo accelerato.
Oltre la semplice sequenza temporale
La sfida creativa per il team non si è limitata alla gestione dei tempi di produzione. Come ha spiegato Leslie, lavorare su due progetti così diversi dal punto di vista temporale e tematico ha rappresentato "una sfida davvero unica, ma anche divertente". Passare dalla Guerra Fredda degli anni '90 al futuro del 2035 ha richiesto un approccio narrativo e stilistico completamente diverso.
Questa metodologia produttiva potrebbe rappresentare un nuovo standard per i franchise annuali, dimostrando che è possibile mantenere una cadenza regolare di uscite senza sacrificare la qualità. Per i giocatori italiani, abituati a vedere spesso i propri titoli preferiti rovinati dalla fretta commerciale, questa notizia suona particolarmente rassicurante.
Con anni di sviluppo alle spalle invece dei consueti dodici mesi, Black Ops 7 si presenta come un titolo che potrebbe finalmente riconciliare le esigenze commerciali con quelle creative, offrendo ai fan della modalità single-player un'esperienza all'altezza delle aspettative più ambiziose.