Gameplay

Con Commandos: Strike Force, un vecchio strategico diventa un FPS. Utilizza la precisione del cecchino, la silenziosità della spia e la potenza di fuoco del berretto verde per far piazza pulita di tutti i nazzisti!

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Gameplay

La difficoltà del titolo sta nel calibrare efficacemente la sinergia dei tre combattenti, e nel prendere padronanza dei comandi, leggermente differenti in base al tipo di soldato. Durante la missione potrete liberamente passare da un soldato all'altro, posizionati solitamente in locazioni differenti.

Per aiutarvi a selezionare il combattente ideale, durante le missioni vi verranno assegnati degli obiettivi intermedi, che suggerisco efficacemente la tattica ideale.

Se per esempio dovrete infiltrarvi in una casa controllata dai nazzisti per salvare dei prigionieri, la tattica ideale è sicuramente quella della silenziosità, specialità in cui tornerà molto utile la spia; diversamente, se vi troverete in un campo aperto, una posizione da cecchino vi aiuterà ad eliminare senza rischio le postazioni dotate di armi pesanti, come mitragliatrici di grosso calibro, per poi ripulire la zona con il berretto verde.

L'iterazione tra i vari personaggi è di buon livello, e diversifica un po' il classico gameplay. Purtroppo le missioni non sono molto coinvolgenti. Spesso ci si limita a dover affrontare contingenti nemici che si parano sulla nostra strada, limitando la tattica alla sola scelta del soldato ideale. Scordatevi scene alla "Call of Duty" o alla "Brothers in Arm", dove l'iterazione dei personaggi negli ambienti cerca di avvicinarsi molto alla realtà, e dove è possibile pianificare una tattica di attacco.