Chi è che spende davvero in Diablo Immortal?

I guadagni da record di Diablo Immortal non sarebbero frutto della community, ma di un preciso gruppo di giocatori.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Le polemiche relative alle microtransazioni di Diablo Immortal sembrano oramai acqua passata. Nonostante ciò, Blizzard ha voluto comunque provare a dare il suo punto di vista in merito all'economia del gioco. A parlare in difesa del team di sviluppo di Irvine ci ha pensato il suo presidente, Mike Ybarra, in un'intervista rilasciata al Los Angeles Times.

Nella lunga chiacchierata con il quotidiano statunitense, Ybarra ha dichiarato che la scelta di inserire le microtransazioni è dovuta all'idea di offrire un'esperienza gratuita di Diablo. "Come possiamo dare a centinaia di milioni di giocatori un gioco gratuito, dove possono letteralmente fare il 99,5% di ciò che vogliono fare nel gioco?", le parole di Ybarra dichiarate durante l'intervista. "La monetizzazione entra in gioco verso l'end game. La nostra filosofia è sempre stata quella di offrire un buon gameplay ed essere sicuri che le persone possano arrivare alla fine della campagna senza nessun costo aggiuntivo", ha concluso Ybarra la parte relativa alle microtransazioni.

Ybarra ha poi svelato un dettaglio decisamente interessante: la maggior parte dei giocatori non spenderebbe soldi su Diablo Immortal. Non è ancora chiaro quanti utenti attivi ci siano tra tutte le piattaforme (iOS, Android e PC), ma stando alle parole del presidente di Blizzard Entertainment, solamente una piccola percentuale usufruirebbe delle microtransazioni. I volumi di vendita sarebbero dunque molto bassi, ma non il flusso monetario. In pratica, una piccolissima parte di giocatori spende cifre decisamente più alte di quanto potremmo immaginare.

La presenza di microtransazioni e l'aspetto predatorio del gioco, che invita gli utenti a visitare lo shop in-game, sono aspetti duramente criticati da parte dei fan. Nonostante il gioco sembri andare molto bene, almeno stando alle parole di Blizzard, sempre più content creator si sono allontanati e hanno preferito staccare il supporto al titolo, non producendo più guide, video gameplay o addirittura dirette streaming. Una vera e propria emorragia, che probabilmente sarà colmata solamente dall'arrivo di Diablo 4, previsto nel 2023 su console e PC.