Diablo Immortal come Halo: non c'è limite all'abisso su Twitch

Diablo Immortal ha un evidente problema con le community, che si distaccano giorno dopo giorno dall'ultima iterazione della serie.

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a cura di Alessandro Adinolfi

C'è un problema con Diablo Immortal e no, non riguarda il gioco in sé, ma più la community. A circa un mese dal lancio del gioco per iOS, Android e PC, infatti, sempre più streamer e giocatori vicini a Blizzard stanno abbandonando il gioco. Un’emorragia non tanto di giocatori, ma di content creator che rischia di espandersi e far morire il nuovo titolo della serie, almeno a livello di guide e contenuti portati in diretta su Twitch, due elementi importantissimi per la natura del progetto.

Come riportato da PCGamesN, sono sempre di più gli streamer e i siti dedicati alla community che stanno abbandonando il supporto al gioco. Uno dei nomi più grandi a livello di streamer, Wudijo, ha dichiarato che ha intenzione di interrompere le dirette streaming su Diablo Immortal, mentre Maxroll, community con guide e supporto per diversi giochi online, ha deciso di chiudere la branca dedicata all'ultima iterazione della serie. Altri nomi importanti, come Quin69, si stanno lentamente allontanando dopo aver speso cifre folli in microtransazioni.

C'è un'emorragia in corso, piuttosto grave. E questo dipende ovviamente da tanti fattori diversi. Su Twitch, al momento, il gioco registra meno di 1.000 spettatori in orario diurno. E anche i giocatori stessi si stanno allontanando, come testimoniato dai tanti messaggi su Reddit. Le critiche maggiori si concentrano sull'end game, reputato noioso rispetto ad altri giochi, e sul vantaggio che hanno gli utenti accettando il sistema di microtransazioni. Troppi elementi, che stanno probabilmente influendo sul periodo negativo del gioco.

Nel mentre, Blizzard è restia a lanciare nuovi aggiornamenti. A breve arriverà un update per Diablo Immortal, ma le possibilità che possa cambiare lo stato del gioco sono davvero basse. Il futuro non appare roseo, ma anni di giochi always online e fortemente incentrati sul multiplayer ci hanno insegnato che si può sempre recuperare anche un progetto che appare spacciato. A patto, ovviamente, che gli addetti ai lavori abbiano la voglia e i mezzi per farlo.