Le città saranno composte da distretti

Firaxis presenta Civilization VI, il nuovo capitolo di una delle saghe di strategici a turni più amate dai fan. Ecco tutto le novità introdotte.

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a cura di Matteo Lusso

Le città saranno composte da distretti

Una prima novità riguarda la divisione delle strutture. A differenza del passato ogni tipo di edificio è parte di un distretto e tutti i distretti esistono come aree separate. "Avrete l'area del campus, dove sarà generata tutta la ricerca" e dove si potranno costruire la biblioteca, l'università e i laboratori.

Le aree militari, industriali e il porto funzioneranno in maniera simile, per un totale di "10-12 differenti tipi di zone che si potranno posizionare attorno alla città". In questo modo il giocatore avrà la possibilità di definire meglio e in maniera più intricata la propria città, così da aggiungere una maggiore profondità alla gestione del proprio impero.

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È naturale pensare che questa sia la soluzione al problema delle sole quattro città costruite dai giocatori. Con una maggiore gestione del territorio cittadino ci si sposta maggiormente verso la microgestione delle metropoli.

Naturalmente i distretti non saranno dei sempli orpelli estetici, ma consentiranno di ottenere bonus se costruiti in apposite zone della mappa. Ad esempio, se le montagne si trovano all'interno del distretto scientifico ne incrementeranno la produzione perché sono degli ottimi posti per studiare le stelle, allo stesso modo se integrate in un distretto religioso si otteranno dei bonus per la fede. Il giocatore ha quindi una grande libertà nel definire la specializzazione della propria città, costrendo un vero e proprio puzzle di distretti così da massimizzare una determinata produzione.