Posso essere sincero? Stogranc***o! Gioca pure con le mie emozioni, facendomi affezionare ad un personaggio e poi dandomi colpi al cuore (Il Trono di Spade mi ci ha abituato), ma non toccarmi le mie ore di gioco e il tempo che ho speso.
E vedo come si potrebbe dire "Eh, ma così ha più impatto": sì, se avessi 30 anni in meno e l'intero pomeriggio libero dopo la scuola. Ora ne ho 40, lavoro e ho dovuto convertire ore di gameplay in ore lavorative, quindi per il gioco ne rimangono poche. Rispetto la decisione coraggiosa degli sviluppatori, ma la mia risposta è "ah ah ah, No."
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Grazie mille per articolo ed informazioni su questa chicca informativa.
Per altri, non capisco il problema di giocare, lavorare ed andare in palestra ed altro, ci giochi quando puoi e vuoi, se per finirlo ci metterai 10 volte tanto, conosco chi lo fa e giocano se hanno ancora la passione. Poi correttamente ciascuno fa come si sente.
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Grazie mille per articolo ed informazioni su questa chicca informativa. Per altri, non capisco il problema di giocare, lavorare ed andare in palestra ed altro, ci giochi quando puoi e vuoi, se per finirlo ci metterai 10 volte tanto, conosco chi lo fa e giocano se hanno ancora la passione. Poi correttamente ciascuno fa come si sente.
(sono l'ospite che ha scritto il primo commento) La mia lamentela è fondamentalmente un non-problema, lo ammetto. Non è che il gioco si distrugge da solo a metà, e il "problema" del personaggio che muore semplicemente allunga i tempi di gioco.
Non posso però scindere la scelta narrativa dal suo impatto sul mio giocare: se ho cresciuto un personaggio per, diciamo, 100 ore e tu me lo uccidi, io mi sento tradito. Ma non dal cattivone di turno, ma dallo sviluppatore. Non riesco a mantenere l'immersione nella fiction del gioco davanti al fatto che tutti i miei sforzi fino a quel momento, improvvisamente, vanno in fumo. E nonostante io sappia che tutto l'intrattenimento è un po' un buco nero che mangia tempo senza ridartelo indietro, lo fa per ricompensarlo con divertimento, emozioni o anche il semplice staccare la spina.
MA....c'è modo e modo. E, ripeto, rispetto tantissimo la coraggiosa scelta degli sviluppatori, ma non penso di volermici sottoporre, perchè non credo che riuscirei a prendere "con filosofia" questa loro scelta.
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Mi sfugge perché ci si sia dimenticati di fare un confronto tra questa scelta narrativa e quella più storica di Final Fantasy VII nel lontano 1997.
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Posso essere sincero? Stogranc***o! Gioca pure con le mie emozioni, facendomi affezionare ad un personaggio e poi dandomi colpi al cuore (Il Trono di Spade mi ci ha abituato), ma non toccarmi le mie ore di gioco e il tempo che ho speso. E vedo come si potrebbe dire "Eh, ma così ha più impatto": sì, se avessi 30 anni in meno e l'intero pomeriggio libero dopo la scuola. Ora ne ho 40, lavoro e ho dovuto convertire ore di gameplay in ore lavorative, quindi per il gioco ne rimangono poche. Rispetto la decisione coraggiosa degli sviluppatori, ma la mia risposta è "ah ah ah, No."
Tutto molto bello e interessante, se non fosse che il progresso maturato su Gustave viene "ereditato" dal suo sostituto nel party, cioè Verso.
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