Crisi dei videogiochi, Wii U non batte la vecchia Wii

Secondo i dati di NPD Group l'industria dei videogiochi negli Stati Uniti ha chiuso aprile 2013 con un calo delle vendite del 25% rispetto all'anno scorso. Risultati negativi soprattutto per l'hardware, a causa della saturazione del mercato. Emblematico il caso di Wii U, che non riesce a superare la vecchia Wii.

Avatar di Roberto Caccia

a cura di Roberto Caccia

L'industria dei videogiochi ha chiuso un mese di forti ribassi. Secondo le stime di NPD Group ad aprile 2013 le spese dei consumatori hanno raggiunto 495,2 milioni di dollari in Nord America. Un dato inferiore del 25% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ricordiamo che le cifre di NPD si basano su stime, anche se nella maggior parte dei casi riflettono in modo abbastanza verosimile l'andamento del mercato.

Aprile 2013 è stato un mese di ribassi per l'industria dei videogiochi

L'hardware è stato il settore che è andato peggio, con vendite che si aggirano sui 109,5 milioni di dollari e un calo del 42% rispetto al 2012. Meglio le vendite di software, pari a 254,3 milioni di dollari, anche se ad aprile 2012 i dati parlavano di 307,2 milioni di dollari.

La classifica dei videogiochi più venduti in Stati Uniti e Canada vede Injustice: Gods Among US al primo posto, seguito da Dead Island: Riptide e BioShock Infinite. A seguire troviamo il solito Call of Duty: Black Ops II, che riesce a piazzarsi davanti anche a titoli più recenti, come Defiance e Luigi's Mansion: Dark Moon.

Per quanto riguarda le console abbiamo in testa Xbox 360, con 130.000 unità vendute, inseguita da Nintendo 3DS (101.500) e PlayStation 3 (100.000), ma il dato più eclatante riguarda ancora una volta Wii U. La nuova console di Nintendo si è infatti fermata a 38.000 unità vendute, un dato inferiore rispetto a quello fatto registrare dalla vecchia Wii (42.000).

Injustice: Gods Among Us è il gioco più venduto negli Stati Uniti - Clicca per ingrandire

Chiude la classifica PlayStation Vita, che con sole 15.000 console vendute deve ancora cercare di trovare un'identità al di fuori del Giappone, dove il calo di prezzi ha parzialmente risollevato la situazione di questo dispositivo portatile.

Secondo Liam Callahan, analista di NPD, questo calo è dovuto principalmente alla saturazione del mercato nordamericano. La maggior parte degli utenti possiede una console e non hanno incentivi a comprarne un'altra. Evidentemente Wii U non ha ancora scosso il mercato. Ci riusciranno PS4 e la nuova Xbox?