Demon Slayer: The Hinokami Chronicles | Anteprima

Demon Slayer: The Hinokami Chronicles è la trasposizione ludica dell'opera originale, diretta da CyberConnect 2, ecco cosa aspettarci.

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a cura di Ecleto Mucciacciuoli

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Demon Slayer: The Hinokami Chronicles sta per arrivare. La conquista della fiducia di appassionati di anime e manga ha alimentato il brand nella sua meritata presa di posizione nel mercato e a scalare molti record. L’opera di Koyoharu Gotōge salpa ora per l’orizzonte videoludico, cercando di emulare i traguardi riscossi in questi anni. L’epopea di Tanjiro, il ragazzo che armato di vendetta e coraggio vuole a tutti i costi sconfiggere i demoni che affliggono la sua terra, è impossibile da ignorare. Così i talentosi sviluppatori di CyberConnect 2, già noti per aver eseguito brillantemente altre trasposizioni di livello, accettano il guanto di sfida per ingolosire amanti dell’opera canonica e fruitori dei picchiaduro nipponici.

Tracciamo un piccolo percorso per farvi comprendere da vicino quali sono le dinamiche che rendono unico l’arrivo del gioco su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Serie X/S, Xbox One e PC. Vi ricordo che l’uscita è fissata al 13 ottobre 2021, quindi occhio al calendario.

Il piacere del 2D in un'elegante veste 3D

Nel fertile terreno dei picchiaduro tratti da opere del Sol Levante, CyberConnect 2 ha avuto modo di affondare le proprie radici e di sperimentare. Demon Slayer: The Hinokami Chronicles appare ad ora la meritevole incarnazione dei valori perpetuati dal team in questi anni. Non vi è solo la ricerca all’estetica rievocativi dell’opera originale, ma si percepisce una cura certosina anche nelle tecniche artistiche. Il cel shading in tal senso è la perfetta armonia tra lo stile, e il tratto dell’autore, e la spettacolarizzazione offerta da tale tecnica a schermo. Si punta tutto sul far amare gli scorci narrativi dell’impresa di Tanjiro, senza mai rinunciare a una meritata dose di baldanza.

Non è sufficiente ingolosire i fruitori di lunga data, ma si devono ascoltare i bisogno di quella fetta d’utenza trasversale, che non conoscere così bene il mondo narrativo. Ci si muove in questa direzione con l’innesto di una modalità storia ben ricamata e intrigante, che saprà coinvolgere anche i più riluttanti. Non ci sono solamente ostentazioni di gran estetica e pirotecnici scontri a condire l’esperienza, ma anche sequenze animate ben incastonate. Quest’ultime sono il ponte perfetto tra le due anime artistiche del brand e aiuteranno i più scettici a scoprire anche le origini della saga. Sul fronte ludico è servita su un piatto la formula targata CyberConnect 2.

Demon Slayer: The Hinokami Chronicles tra baldanza ed esplorazione

Si rilancia tutto su goliardia e sane mazzate in stile cartonesco, anche grazie a un parco mosse invidiabile. Al netto di soddisfacenti scontri iniziali, il solito brivido di epicità che siamo abituati a sentire in prodotti del genere è un po’ spento. Il team di sviluppo ormai ha trovato una propria comfort zone in cui operare e sa esattamente su quali cavalli puntare per macinare consensi e far sgranate gli occhi a molti. L’arte del confezionare l’opera originale, per poi proporla in una veste adatta con dei ritocchi in fase artistica, ha sempre fatto confluire tanta gente. I combattimenti sono un valzer di adrenalina a schermo.

Le tecniche mostrate, infatti, non sono solo semplici e intuitive, ma offrono un ben calibrato sistema di sfida che vi terrà incollati a schermo. Sono, inoltre, assai curiosi i sipari che si aprono tra uno scontro e l'altro, in cui è possibile scorrazzare in aree 3D di buona fattura. Al loro interno saranno presenti missioni secondarie e ricompense di ogni genere, insomma, una strategia sempre gradita per concedere qualche ora di divertimento in più e per spezzare il ritmo cadenzato delle battaglie.

Demon Slayer: The Hinokami Chronicles è l’ennesima degna creazione per CyberConnect 2. Ormai maestri del picchiaduro in salsa nipponica, il lavoro fatto per valorizzare le peculiarità dell’opera si evince a più riprese. Il cel shading riesce a offrire un ponte solido e convincente tra reale e cartaceo, mentre le sequenze animate vi incuriosiranno non poco. La modalità storia è giustamente il fulcro del lavoro, poiché vascello della filosofia dell’autore e racchiude le storie dei personaggi più importanti. I combattimenti sanno galvanizzare ma anche impegnare, stimolando l’utente a sperimentare e ad apprendere: un risultato lodevole. Sarà interessante provare i personaggi e le tecniche apprese in multiplayer ma, nel mentre, possiamo dire che a livello ludico non penso ci annoieremo presto.