Dipendenza da videogiochi, 1 su 10 non ce la fa

Nuovo studio sulle dipendenze da videogioco. Poche novità, ma una spinta verso l'inserimento del disturbo tra quelli ufficiali.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Un nuova ricerca dimostrebbe la capacità dei videogames di creare dipendenze. In questo caso, si afferma che un giocatore su dieci mostra i comportamenti tipici di chi soffre di una dipendenza, i cui effetti si fanno sentire su famiglia, amici, scuola e lavoro.

Questa nuova ricerca, dell'Università dello Iowa, ha evidenziato che alcuni giocatori mostrano almeno sei degli undici sintomi tipici delle dipendenze: mentono su quanto tempo dedicano ai giochi, giocano per sfuggire ai lori problemi, diventano irritabili se non possono giocare. Gli studenti, in particolare, non fanno i compiti e ottengono risultati scarsi, perché troppo impegnati nel gioco.

Ci sono i videogiochi, ma si può dipendere praticamente da tutto, anche dalle didascalie sarcastiche.

Secondo il Dr. Gentile, uno dei ricercatori, è necessario affrontare questo tema, anche se la dipendenza da videogames non è tra i disturbi mentali ufficialmente riconosciuti. Lo studio, in ogni caso, dovrebbe servire come campanello d'allarme per quelle famiglie che hanno in casa un giocatore con questo tipo di problema, e magari non ne sono consapevoli.

I giocatori dipendenti giocano almeno 24 ore alla settimana, il doppio rispetto ai giocatori occasionali. Alcuni arrivano persino a rubare, per alimentare la loro passione. Se credete che questi dati siano eccessivi, e che il vostro caso non è assolutamente da includere nelle dipendenze, sappiate che la negazione è il primo segno della dipendenza.