Dopo il fail Kinect, Microsoft è cauta con la realtà vituale

Microsoft si muove verso la realtà virtuale con un'intera linea di visori, ma per l'implementazione profonda della nuova tecnologia ci vorrà tempo.

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a cura di Matteo Lusso

Albert Penello, figura di spicco all'interno di Microsoft, ha spiegato l'approccio del colosso di Redmond alla realtà virtuale, almeno per quanto riguarda l'ecosistema Xbox.

"C'è ancora molta sperimentazione attorno alla VR. Non voglio che questa sia intesa come una dichiarazione ambigua. Ovviamente ci sono dei prodotti adatti al consumatore. Spostare il problema all'interno degli occhialini anziché avere i limiti della TV è stato il risultato di alcune delle sfide affrontate dalle TV 3D. Ma la VR ha molto potenziale. È un prodotto adatto al consumatore? Lo è per una fetta dei clienti".

"Con Kinect e Wii abbiamo capito che prendere semplicemente una normale esperienza di gioco e trasferirla nella realtà virtuale non è una strategia vincente. Sono i dispositivi studiati appositamente per la VR che la fanno funzionare al meglio. Ma quest'anno non vogliamo distrarre gli sviluppatori con tutto questo".

Microsoft si associa quindi ad altre grandi aziende del mondo dei videogiochi, tra cui Take-Two, non ancora pienamente convinte dalla realtà virtuale.

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Non abbracciare in forze la nuova tecnologia può essere una mossa saggia ma, allo stesso tempo, la diretta rivale Sony continua inarrestata a vendere i propri visori PlayStation VR, dimostrando che il pubblico è comunque sempre più attratto da questo tipo di esperienza.

Nonostante tutto, se con Xbox l'azienda sembra guardinga, sono in arrivo un gran numero di visori per PC Windows, prodotti da aziende come Dell, Samsung e Lenovo che andranno a formare l'ossatura della linea "mixed reality", il nome con cui Microsoft commercializza la realtà virtuale.

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Microsoft, anche in virtù delle stesse dichiarazioni di Penello, fa trasparire di essere concentrata sulla nuova Xbox One X e per questo non vuole disperdere le proprie energie e risorse nell'integrare una tecnologia che potrebbe finire - se malamente approcciata - in un buco nell'acqua come Kinect.

Fa bene l'azienda americana a "snobbare", almeno in parte, la realtà virtuale o dovrebbe affrettarsi a chiudere il gap con Sony?


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