Sono un'aquila!

Recensione - Dragon Age 2, l'ultimo gioco di ruolo di BioWare, rinnova lo stile del primo capitolo.

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a cura di Tom's Hardware

Sono un'aquila!

In Dragon Age 2, il giocatore dovrà indossare le vesti di Hawke, un futuro eroe la cui storia ci è raccontata da uno dei suoi compagni, il nano Verric. Inizia così un lungo flashback che dura dieci anni e che comincia con i tormenti vissuti dal protagonista e dalla sua famiglia: l'attacco della Prole Oscura inviata dal Flagello ancora arrabbiato.

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Dopo qualche combattimento, la sorella (o il fratello, in base alla classe del giocatore) di Hawke viene tristemente uccisa. La situazione sembra disperata, ma nulla è perduto: un dragone arriva in loro aiuto. Si tratta infatti di una strega il cui intervento permette ai sopravvissuti di raggiungere la città di Kirkwall, una città in cui regna ancora la pace, ma tormentata da scontri interni tra varie razze che la abitano.

Bisognerà venir fuori da una situazione difficile portando a termine varie missioni per la popolazione, e raccogliere così abbastanza denaro per avviare una spedizione nel sottosuolo, luogo di tesori e residenza della Prole Oscura.

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Sin dall'inizio la delusione ci assale, a partire dall'editor del personaggio. C'è infatti una sola razza disponibile, e l'unico cognome disponibile è "Hawke". Si può modificare l'aspetto, ma non c'è nulla di originale in missioni o aspetto...