Una realizzazione in punta di piedi
La questione della realizzazione è molto delicata. I primi screenshot di DBZ: Raging Blast 2 ci avevano intimorito. Riproduzione "plastica", sfondi vuoti ed effetti speciali dei colpi speciali davvero sconcertanti. L'analisi non è però così negativa vedendo il gioco in azione. Questo perché i personaggi sono modellati e animati in maniera molto soddisfacente.
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Il loro look è molto reale, tanto che dispiace non vedere l'effetto cartoon dei Tenkaïchi della PS2. Inoltre le animazioni di ogni personaggio convincono i fan senza troppi problemi. I combattimenti sono sempre spettacolari, con inquadrature fisse sul viso dei personaggi durante gli attacchi o inquadrature panoramiche in caso di teletrasporto o lotta. Il tutto si svolge con una fluidità impeccabile.
Un problema sorge: la telecamera, meno capricciosa rispetto a Raging Blast 1, non è stata del tutto migliorata, e tende a posizionarsi in luoghi sbagliati o in angoli nascosti. Gli sfondi infine fanno quasi pena: vuoti, malfatti, contorti, tanto che si ha spesso l'impressione di essere tornati su PS2, e oltre tutto non si possono nemmeno distruggere.
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Concludiamo con il sonoro. Anche qui non si parla di perfezione. Potete scegliere di giocare in inglese o in giapponese, ma la colonna sonora è mediocre.
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