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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

L'E3 2018 si avvicina e con lei una serie di sogni e speranze che nascondiamo gelosamente nel nostro cuore. Quest'anno Microsoft si allontanerà dal convection center per spostarsi nel proprio Microsoft Theater, preparando, almeno sulla carta, l'E3 più grande di sempre della sua storia. Le sorprese non mancheranno a detta dell'ufficio stampa, promettendo  grosse novità e cambiamenti per quanto riguarda il modus operandi della conferenza, che avverrà in un teatro grande il triplo rispetto a quello usato nelle edizione precedenti. L'obiettivo? Ridare fiducia al proprio ecosistema.

Xbox. Un nome, un marchio che viene visto oggi come un qualcosa di finito, concluso, abbandonato a se stesso. Una macchina senza anima, senza titoli di spessore e progetti a lungo termine; dove gli investimenti vengono relegati a titoli minori, e dove le parole e le promesse rimangono tali. Il presente di Xbox non può definirsi certamente roseo, in questi anni abbiamo potuto assistere alla chiusura di Press Play, Lionhead e della cancellazione di titoli come Fable Legends o Scalebound. Un insieme di cose destinato a tediare anche i più stretti sostenitori della grande X verde. Si, perché Phil Spencer è riuscito nell'ardua impresa di ridare un valore alla divisione gaming di Microsoft, ma per farlo, è dovuto scendere anche a numerosi compromessi, ma forse ora, ci siamo. La macchina è stata rimessa in moto.

Quest'anno Microsoft si allontanerà dal convection center per spostarsi nel proprio Microsoft Theater, preparando, almeno sulla carta, l'E3 più grande di sempre della sua storia

La virata sui servizi e il buon lavoro svolto con Xbox One X hanno riacceso una piccola fiamma, un barlume di speranza per il futuro, ma questo chiaramente non basta; il lavoro è ancora lungo e la fame di giochi di qualità è ancora troppo alta. Ad attenuare temporaneamente questo appetito ci ha pensato il recente Sea of Thieves, il quale è stato accolto molto freddamente dalla critica, ma che è riuscito comunque a navigare a vele spiegate sul mercato, il tutto, nonostate una community ancora molto scettica sul supporto a lungo termine. Presto  avremo invece il seguito di State of Decay, titolo che si distanzia molto dalle grosse produzione, ma che punta a migliorare in ogni aspetto il primo capitolo, considerato ancora oggi da molti: il miglior survival game a tema zombie sul mercato. Oltre a questo però, il futuro sembra parecchio ambiguo: tra un Crackdown 3 non troppo in forma e diversi indie games in esclusiva temporale senza una data di rilascio certa. Cosa ci riserverà l'E3 2018 e di conseguenza, il futuro di Xbox ?

Supposizioni di una inscrutabile line up

Per quanto i fan non vedano l'ora che Microsoft annunci 3-4 esclusive di peso, bisogna sempre non illudersi, essere realisti e rendersi conto dell'attuale situazione: Xbox One è una console che cerca di trascinarsi a fatica verso la fine di questa sfortunata generazione, iniziata male e salvata in corner grazie ad un gioco di prestigio della divisione gaming. Considerando tutto ciò, presentare delle nuove proprietà intellettuali potrebbe risultare controproducente per le IP stesse, e forse, è meglio lasciarle in sviluppo per un lancio più opportuno di una eventuale nuova Xbox. L'E3 2018 punta, quindi, a essere un evento standard, l'inizio del ritorno tra i grandi. Per fare ciò, Microsoft dovrà necessariamente puntare sui suoi assi nella manica, vale a dire: Halo e il sempre apprezzato Forza Horizon. Questi due rientrano tra le poche, quasi, certezze che verranno mostrate in conferenza, anche se è impensabile immaginare in quale maniera.

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343, ad esempio, sta disponendo un silenzio quasi irreale, ed è molto probabile che sarà proprio lei ad inaugurare il nuovo palco del Microsoft Theater, col sesto capitolo o con uno spin off? Questo non lo possiamo sapere, ma sarà vitale una dimostrazione imponente e sorprendente, necessaria per eliminare la delusione della dimenticabile campagna di Halo 5 Guardians. Playground invece è ormai chiaro che si stia dividendo tra Forza Horizon e il nuovo Fable, anche se difficilmente quest'ultimo verrà annunciato, sempre che Phil Spencer rispetti il patto di annunciare i titoli in uscita nel medio - breve periodo, ma potrebbe benissimo fare uno strappo alla regola come ciliegina finale.

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Ipotizzando sempre e comunque una fattibile scaletta ed evitando di cadere in sogni irrealizzabili, possiamo supporre una sorpresa di Rare di una collection remastered dell'amato Banjo-Kazooie, magari in uscita proprio quest'anno in occasione del ventesimo anniversario della saga. Rimanendo in tema remastered, non sono da escludere Gears of War 2 Ultimate Edition da parte di Splash Damage e un probabile porting della Master Chief Collection su PC. Fattibile, ma con riserva, anche il tanto chiacchierato reboot di Perfect Dark sviluppato da The Coalition. Difficile? Forse, però è anche vero che il team canadese prima di Gears of War 4 stava sviluppando un titolo con meccaniche molto simili alla pietra miliare Rare, quindi non è così inverosimile come supposizione. Infine, ma non meno importante, è giusto ricordarsi di una vera perla: Ori And the Will of The Wisps. Il primo Ori fu un titolo emozionante e sorprendente, ancora oggi la vera scommessa vinta da Microsoft in questa generazione, un titolo che è riescito a splendere di luce propria, proprio quella luce che servirebbe in questo oscuro momento di stallo.

ori 2

Abbiamo parlato finora di titoli che potrebbero realisticamente essere presentati, ma non è tutto qui. Xbox One ha dalla sua un supporto impareggiabile dal punto di vista dei servizi e One X non ha fatto altro che migliorare questa situazione. Il già annunciato supporto mouse e tastiera può essere un vantaggio, importando tanti titoli PC su console come: Age of Empires Definitive Edition, il futuro Age of Empires IV e tanti altri giochi dapprima impensabili su piattaforme da salotto. Non dimentichiamoci della retrocompatibilità in continua evoluzione, il Game Pass, l'EA Access e il Play Anywhere in costante miglioramento. Non ci sentiamo nemmeno di escludere la presenza di un eventuale futuro supporto VR, i tempi sono maturi e le offerte di lavoro nei first party virano in quella direzione.

Non sono da escludere Gears of War 2 Ultimate Edition e un probabile porting della Master Chief Collection su PC. Fattibile, ma con riserva, anche il tanto chiacchierato reboot di Perfect Dark.

Speranze e sogni

Ogni videogiocatore che si rispetta però gioca sempre con i pensieri con le speranze e con i sogni. Quante volte ci sarà e vi sarà capitato di pensare: quanto vorrei il ritorno di quel gioco o quanto vorrei uno spin off di questo tipo. Ebbene, ci abbiamo pensato anche noi, tra un possibile seguito di Alan Wake e, a proposito di sogni, un secondo capitolo improbabile di Lost Odyssey, titolo che nella sua imperfezione nascondeva un'anima straordinariamente soave, dove le melodie offuscavano i difetti e dove i personaggi crescevano e perivano dentro di noi. Ormai è un dato di fatto, l'emotività funziona, forse proprio per questo siamo convinti che proprio Lost Odyssey avrebbe funzionato meglio oggi rispetto a ieri. Xbox ha quindi necessità di un titolo intimo, molto simile a Ori, ma con caratteristiche da tripla A, sulla falsariga dell'incredibile struttura narrativa di The Last of Us. Se quest'ultimo rimane un sogno ad occhi aperti per i possessori di Xbox, è altrettanto vero che Microsoft ha disposizione una IP come Halo che può essere polivalente e funzionare, forse, anche in questo ramo.

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Un gioco di ruolo fantascientifico basato proprio sull'universo ideato da Bungie potrebbe davvero funzionare, soprattutto considerando l'enorme lore a disposizione. Tra libri, enciclopedie, art book e quant'altro si può realizzare un prodotto davvero enorme ed essere certi che 343 potrebbe riuscirci, nell'esatto modo in cui Guerilla è riuscita con Horizon Zero Dawn. Se i first party arrancano, bisogna scendere a patti con i third. Un'esclusiva da From Software o da Capcom potrebbe garantire quella varietà che manca alla line up Xbox, magari con un Armored Core o un bellissimo Dino Crisis, ma decisamente diverso dal terzo capitolo eh. Non dimentichiamoci di Obsidian, una delle migliori software house dal punto di vista dello sviluppo di giochi di ruolo, magari è libera per tornare a sviluppare in esclusiva sulla console americana dopo quella brutta parentesi della IP cancellata al lancio.

Un'esclusiva da From Software o da Capcom potrebbe garantire quella varietà che manca alla line up Xbox.

A dispetto dei pareri contrastanti delle IP Microsoft di questa generazione, crediamo fortemente ancora nei seguiti di Ryse, Sunset Overdrive, Quantum Break e Recore; tutti titoli con enormi potenzialità, ma che purtroppo sono stati vittime di uno sviluppo o di un lancio non troppo felice, soprattutto anche a causa dei limiti di sviluppo dei primi dev kit di Xbox One. Quanto ci piacerebbe vedere un Ryse 2 o un Sunset Overdrive 2 su One X. Chissà mai che tra tutti questi piccoli sogni non ci sia qualcosa di vero, magari sviluppato nei meandri di Microsoft e di cui ancora non sappiamo niente. Mai dire mai.

Conclusioni

Il presente di Xbox sul fronte esclusive non è certamente dei migliori, e il futuro è celato da una nebbia in cui è impossibile scrutare attraverso. Ma nonostante ciò, siamo convinti che il prossimo E3 2018 sia un punto di ripartenza per tutta la divisione. Attendiamoci una conferenza semplice ed essenziale, in cui Microsoft punterà a sorprendere con i soliti nomi, ma rimessi a lucido per riappropriarsi dei propri fan e di quella fiducia ormai smarrita nel tempo. Il tutto nell'attesa del rilancio effettivo, ormai atteso per la prossima generazione di console. Fino ad allora non possiamo fare a meno che elogiare le basi della Xbox che verrà, e che in parte è già arrivata.

Vi ricordiamo infine che potete seguire E3 2018 comodamente dalla nostra pagina evento, sulla pagina Facebook di Game Division oppure dal profilo di Yuri Polverino, il nostro inviato che ci porterà nel backstage della fiera videoludica più importante al mondo!


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