EA ha annunciato una decisione che molti giocatori aspettavano da anni: Battlefield 6 sarà giocabile direttamente su Steam senza dover aprire l'EA Desktop App. Una mossa che rappresenta un netto cambio di rotta rispetto alle politiche dell'azienda americana e che potrebbe influenzare l'intera industria videoludica.
La guerra dei launcher: quando giocare diventa complicato
Chiunque abbia un PC da gaming conosce bene il problema: aprire un gioco significa spesso navigare attraverso una serie infinita di launcher. Prima Steam e Battle.net dominavano incontrastati, ora il panorama si è frantumato con Epic Games Store, Ubisoft Connect, GOG e decine di altre piattaforme. Alcuni titoli richiedono persino launcher dedicati, come Minecraft o Escape from Tarkov, creando un labirinto digitale che complica enormemente l'esperienza di gioco.
La situazione raggiunge l'apice dell'assurdità quando un launcher ne richiede un altro per funzionare. Fino ad oggi, praticamente tutti i giochi Battlefield acquistati su Steam necessitavano dell'EA Desktop App per avviarsi, costringendo i giocatori a tenere aperti due programmi contemporaneamente.
EA cambia strategia: addio ai doppi launcher
Le FAQ ufficiali di EA chiariscono definitivamente la questione: "I giocatori Steam non avranno bisogno dell'EA App per giocare a Battlefield 6, ma dovranno comunque possedere un account EA". Una dichiarazione che suona come musica per le orecchie di migliaia di videogiocatori stanchi di gestire multipli software prima di poter sparare il primo colpo virtuale.
Questa decisione non è solo una questione tecnica, ma rappresenta un riconoscimento delle frustrazioni dei consumatori. Molti giocatori, infatti, preferiscono chiudere tutti i programmi non essenziali durante le sessioni di gioco per ottimizzare le performance, e avere due launcher attivi contemporaneamente va contro questa filosofia.
Le contraddizioni dell'ecosistema digitale
Paradossalmente, chi acquisterà Battlefield 6 su Epic Games Store dovrà ancora fare i conti con l'EA App, creando una disparità di trattamento tra le diverse piattaforme. Questa differenza evidenzia come le strategie commerciali influenzino direttamente l'esperienza utente, premiando alcuni store rispetto ad altri.
Il requisito dell'account EA rimane comunque obbligatorio per tutti, una pratica standard che l'azienda porta avanti da oltre vent'anni. Si tratta di un compromesso accettabile, considerando che non richiede software aggiuntivo ma solo una registrazione online.
Un segnale di cambiamento nell'industria
La mossa di EA potrebbe rappresentare l'inizio di una tendenza più ampia. Con i consumatori sempre più frustrati dalla proliferazione di launcher, le aziende potrebbero essere costrette a semplificare l'accesso ai loro prodotti. La comodità dell'utente sta diventando un fattore competitivo sempre più importante nel mercato digitale.
Inoltre, EA ha sorpreso tutti annunciando che Battlefield 6 non costerà 80 euro come molti altri titoli tripla A recenti, ma manterrà il prezzo di 70 euro. Una decisione che, unita alla semplificazione del launcher, dimostra un approccio più attento alle esigenze dei consumatori rispetto al passato.
Considerando che EA era famosa per pratiche controverse come i codici online obbligatori nei giochi usati, questo cambio di rotta appare ancora più significativo. L'azienda sembra aver compreso che conquistare la fiducia dei giocatori passa anche attraverso scelte apparentemente semplici ma fondamentali per l'esperienza quotidiana di gioco.