EA vuole le pubblicità nei suoi videogiochi (ma non tutti)

Le pubblicità nei videogiochi potrebbero essere il futuro di EA: analizziamo le dichiarazioni del CEO Andrew Wilson.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Durante la consueta call tra azionisti e investitori, EA è nuovamente tornata sull'idea di poter inserire delle pubblicità all'interno dei suoi giochi. A svelare la posizione del publisher di Redwood ci ha pensato il CEO Andrew Wilson, che ha parlato di come ci sia ancora spazio per poter inserire degli AD veri e proprio all'interno di determinati giochi.

"Vogliamo assicurarci che l'esperienza di gioco sia la migliore che possiamo fornire ai giocatori ed è per questo motivo che abbiamo provato diversi modelli nel corso degli anni. Alcuni esperimenti sono andati avanti e altri invece sono stati fermati", le parole di Wilson dichiarate a investitori e azionisti nel corso della call finanziaria avvenuta per presentare i risultati del primo trimeste del nuovo anno fiscale.

La storia tra le pubblicità in-game ed EA va avanti oramai da tantissimo tempo. Ora però il publisher sembra aver trovato la strada corretta: se inizialmente si pensava all'inserimento di spot pubblicitari anche nei titoli premium (ovvero a pagamento) e in maniera invasiva, ora l'approccio è cambiato. Secondo il publisher di Redwood, la pubblicità in-game troverebbe nei giochi free-to-play la sua applicazione, a patto ovviamente che si inserisca bene all'interno dell'esperienza di gameplay.

Siamo ancora lontani dall'inserimento definitivo del product placement nei videogiochi. Nonostante ciò, nel corso dei prossimi anni potrebbe non essere strano trovare cartelloni pubblicitari all'interno di alcuni giochi gratuiti, magari in titoli destinati a iOS e Android. Una eventuale distribuzione gratuita di EA Sports FC, inoltre, sarebbe il terreno adatto per questa strategia: i cartelloni a bordo campo già mostrano delle pubblicità e probabilmente sarebbe l'applicazione ideale per questo nuovo modello di business. Ipotesi, ovviamente, che non troveranno conferme prima di diversi anni, dunque almeno per ora possiamo stare relativamente tranquilli: casi come le pubblicità in UFC non saranno più sotto i nostri occhi.