Earth Defense Force: World Brothers | Anteprima, l'occasione giusta

Abbiamo visto in anteprima il nuovo Earth Defense Force: World Brothers, un nuovo punto di svolta per il marchio D3Publishing.

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a cura di Alessandro Palladino

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La gloria di Earth Defense Force è ormai immortale nel panorama giapponese, grazie alla sua natura da B-Movie perfettamente in linea con l'umorismo del sol levante e capace di riprenderne gli stili tra americanità parodistica e mostri provenienti dalla più grande enciclopedia dei Kaiju. Qui in patria però EDF è un marchio legato a una di quelle nicchie molto piccole di appassionati fidelizzati, tanto è vero che in generale la critica accoglie i vari capitoli con un tepore fin troppo severo. Certo, si può dire che EDF non sia l'esempio di una produzione tripla A dagli alti valori e il fatto che sia uno shooter in terza persona con livelli particolari può indurre a giudicarlo aspramente per una certa arretratezza tecnica, ma tutto sommato è forse nelle sue storture che esiste il fascino di EDF: "so bad it's so good", come direbbero gli americani.

Ma anche per un franchise stabile come Earth Defense Force è arrivata l'ora di cambiare, di provare ad allontanarsi dal suo pubblico di fedeli e provare a intercettare un'audience tutta nuova. E una prova su questo percorso è arrivata con Earth Defense Force: World Brothers, titolo in Voxel che trasforma la "serietà" dello stile classico in un universo di blocchetti in stile Minecraft, dove le forze alleate e i mostri di tutti i capitoli della serie si uniscono in una lotta tra le dimensioni e le terre.

Il gioco è uscito nel 2020 in Giappone ma arriverà solamente a maggio qui in occidente, per l'occasione però abbiamo avuto modo di partecipare a una sessione d'anteprima con il team di sviluppo della serie originale, quello di World Brothers e Iron Rain composto da Yuke, e il Game Producer di Earth Defense Force Nobuyuki Okajima.

Un nuovo Earth Defense Force per un nuovo pubblico

Come detto, Earth Defense Force World Brothers è uno degli spin-off del filone principale, esattamente come lo è stato il recente Iron Rain. World Brothers però è un cambio netto di tono, idee e fruizione, tanto è vero che si può dire sia uno degli esperimenti più innovativi del franchise. Dalla prova su schermo che ci ha illustrato le funzioni base del gioco, la salsa alla base non cambia più di tanto: ci sono delle missioni da svolgere in cui bisogna sconfiggere le minacce gigantesche sullo schermo e salvare alcuni obiettivi chiave tra un massacro e l'altro. Più si uccide, più si fanno punti, più si guadagna esperienza e si sale di livello. La feature chiave per World Brothers risiede nel suo cast, il più grande mai visto su Earth Defense Force e comprensivo di nuovi personaggi insieme a numerosi eroi provenienti dalle varie storie del marchio. Ogni personaggio ha le sue abilità uniche e armi iconiche, oltre a poter essere reclutato direttamente sul campo di battaglia traendolo in salvo da situazioni "difficili".

Si potranno avere fino a quattro eroi sul campo di battaglia e, volendolo, altrettanti giocatori a comandarli in coop locale o online. Al centro di tutto c'è il puro divertimento e un umorismo forse ancora più marcato, considerando che i piccoli personaggi di blocchetti sono spesso parodie delle loro controparti più serie (se possiamo considerarli tali). Nella presentazione a cui abbiamo assistito, il team di sviluppo di ha anche mostrato alcuni eroi legati alle nazioni come Amigo per il Messico. Per quanto questo, oggi, possa essere un umorismo forse fin troppo stereotipato, non nascondiamo di aver riso di gusto appena la donna islandese armata di fucile e yodel ha evocato un mulino a vento per sconfiggere un mecha alieno di EDF: Iron Rain.

Con un'impostazione del genere, e uno stile molto colorato, l'obiettivo di D3 era quello di appellarsi a un pubblico di giovani e sembrano esserci riusciti. Infatti, chiedendo al Producer Okajima come fosse andato il gioco in Giappone, ci ha risposto così: "Tutti gli altri giochi che abbiamo prodotto sono titoli considerabili come hardcore e avevano un rating sempre e comunque superiore ai 16 anni. Con World Brothers abbiamo abbassato quella soglia a 12 e quindi abbiamo osservato una nuova ondata di utenti. Mentre i nostri dati ci hanno indicato che PlayStation 4 è stata la piattaforma preferita dai nostri fan più accaniti, la versione Nintendo Switch è spopolata tra i più giovani, tanto è vero che abbiamo visto diversi ragazzi delle medie e del liceo giocarci insieme. Tra le altre cose, in Giappone esistono un sacco di riviste mirate ai teenager e ai più piccoli, e per la prima volta quest'ultime hanno parlato di Earth Defense Force con molto entusiasmo proprio grazie a World Brothers."

E in effetti, vedendo il gioco in azione, capiamo come possa aver attirato un pubblico folto su Nintendo Switch. La portabilità della console unita alla velocità di una singola missione sono elementi che favoriscono la cooperazione fino a quattro giocatori anche nei momenti di pausa tra una lezione e l'altra o nei tragitti sui mezzi pubblici. Non a caso la portabilità è uno dei pilastri del gaming orientale e se titoli come Monster Hunter hanno prosperato proprio grazie a questo approccio, la scelta di Earth Defense Force di inserirsi in quel filone si è rivelata particolarmente azzeccata, come dimostra il successo del gioco in patria.

Più che altro, ogni missione è ambientata in mondi colorati con centinaia di creature su schermo e attacchi da sperimentare, aree completamente distruttibili e veicoli sempre a disposizione tra cui possiamo anche annoverare dei mecha giganti. Quindi il sogno di ogni bambino pre-digitale dove prendeva il suo pupazzo più grande e calpestava tutti quelli più piccoli fingendo un attacco in città. Oltre questo però, World Brothers rimane anche profondo nella sua componente da RPG proprio come lo ricordano i fan hardcore, con personaggi, armi e statistiche che possono aumentare di livello ed essere personalizzate profondamente.

EDF! EDF! EDF!

Insomma, superando forse lo scoglio di uno stile artistico improntato a un'audience diversa dal solito, Earth Defense Force: World Brothers sembra essere un capitolo eccellente in cui spendere ore e ore anche in portabilità, il che non è affatto male considerando che si tratta di un divertimento spensierato. Per noi occidentali, la release che vedrà la luce nel nostro mercato sarà dotata delle voci in inglese e per quanto possa sembrare strano in questo capitolo specifico ha davvero senso vederle così caricate nel tono, specie perché i doppiatori si sono parecchio impegnati nel ricreare gli accenti delle varie zone.

La localizzazione dei testi al momento sembra essere solo in inglese per noi, mentre la lingua del parlato potrà essere impostata su Giapponese o Inglese a nostra preferenza. In generale però, alla nostra domanda se questo sia un filone che EDF manterrà anche in futuro, Okajima si augura che il gioco abbia successo anche qui da noi: "Data la calorosa accoglienza in Giappone vogliamo osservare attentamente il percorso di Earth Defense Force World Brothers anche in occidente. Se il pubblico lo apprezzerà tanto quanto è stato da noi, sicuramente produrremo altri capitoli con questo particolare approccio".

Da quello che abbiamo visto, Earth Defense Force: World Brothers potrebbe essere davvero il riscatto per EDF spesso "bastonato" per uno stile realistico poco convincente. Qui, dato che si abbandona quella strada per proporre uno scenario cartoony, quello che rimane è tutto lasciato al gameplay e al divertimento puro di respingere alieni su terre fatte a blocchetti. E forse, proprio perché punta tutto su questo tipo di comicità, sarà l'occasione perfetta per far vedere quanto lo scheletro ludico di EDF sia valevole di essere vissuto almeno una volta nella vita.

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