Fable III, Microsoft non voleva donne di colore nella cover

In una intervista pubblicata su Eurogamer, l'ex direttore artistico di Lionhead Studios John McCormack ha raccontato come Microsoft e Peter Molyneux si siano imposti nelle decisioni creative dello studio e anche nella scelta della copertina di Fable III.

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a cura di Matteo Lusso

"Non puoi avere una persona di colore in copertina e tanto meno una donna". John McCormack, direttore artistico presso l'ormai defunta Lionhead Studio, racconta come Microsoft si sia intromessa nelle scelte dello studio per motivi di marketing.

Le imposizioni del gigante di Redmond pesarono fortemente sulle avventure nel continente di Albion, tanto che per l'ex sviluppatore la saga di Fable in origine doveva presentare uno stile molto più comico, "alla Monty Python". Però alla fine vinse la linea Microsoft e si optò per un GDR più tradizionale.

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"Il marketing era terribile", continua McCormack, "e questo mi ha infastidito". In effetti l'ex direttore artistico avrebbe apprezzato una figura femminile e di colore sulla copertina di Fable III, proprio per rappresentare la possibilità offerta al giocatore di diventare l'eroe desiderato, senza alcuna discriminazione. 

Microsoft invece preferì mostrare un un maschio bianco con tanto di spada perché i vertici dell'azienda pensavano che una scelta differente avrebbe danneggiato le vendite. Per convincere John McCormack della decisione gli chiesero quale fosse il film Disney di minor successo, ovvero "La principessa e il ranocchio" che, guarda caso, ha una ragazza di colore in copertina.

Eppure il declino di questa saga era già iniziato, ma non solo per colpa del publisher...