Square Enix ha annunciato durante l'Xbox Showcase la disponibilità immediata di Final Fantasy 16 sulla piattaforma Microsoft, accompagnata dalla promessa dell'arrivo di Final Fantasy 7 Remake nel corso dell'inverno. Si tratta di una mossa che segna l'accelerazione definitiva della strategia multipiattaforma che la casa nipponica ha iniziato a perseguire "aggressivamente" lo scorso anno.
La decisione non arriva certo come un fulmine a ciel sereno. Final Fantasy 16 aveva debuttato su PlayStation 5 come esclusiva console ben due anni fa, prima di approdare su PC nel 2023, mentre Final Fantasy 7 Remake vanta già una storia ancora più travagliata: cinque anni dalla release originale su PS4, seguita dalle versioni PS5, PC e dal sequel Rebirth. L'arrivo su Xbox chiude un cerchio che molti consideravano inevitabile, soprattutto dopo le dichiarazioni del producer Naoki Yoshida che aveva espresso pubblicamente il suo interesse per un rilascio sulla console di Microsoft.
Dietro questa strategia si cela una necessità economica ben precisa: diversificare le opportunità di guadagno in un mercato sempre più competitivo. Square Enix non nasconde le proprie ambizioni commerciali, e l'espansione su Xbox rappresenta un tentativo concreto di recuperare terreno dopo anni di esclusività che hanno limitato il potenziale di vendita dei propri titoli di punta.
Il legame tra Square Enix e Microsoft non è mai stato semplice come quello con Sony o Nintendo. La tradizionale difficoltà delle console americane nel mercato giapponese ha storicamente creato un circolo vizioso: poche vendite di Xbox in Giappone significavano meno interesse degli sviluppatori nipponici, che a loro volta rendevano la piattaforma meno attraente per i fan dei JRPG occidentali. Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un cambio di paradigma significativo.
Il turning point è arrivato con Final Fantasy 14, il cui arrivo su Xbox è stato celebrato come un momento "seminale" da Phil Spencer, capo della divisione Xbox. L'MMORPG ha rappresentato il primo vero test per misurare l'appetito della community Xbox verso il franchise Final Fantasy, e i risultati sembrano aver convinto entrambe le parti a proseguire su questa strada.
Sarah Bond, presidente di Xbox, non ha nascosto l'entusiasmo per questa collaborazione rinnovata: "La nostra partnership con Square Enix è più forte che mai", aveva dichiarato durante l'annuncio dei Final Fantasy Pixel Remasters sulla piattaforma Microsoft. Un'affermazione che oggi trova conferma concreta nell'arrivo dei due titoli più attesi.
Le parole di Yoshida dopo il lancio dell'espansione Dawntrail di Final Fantasy 14 offrono uno spaccato illuminante sulla strategia a lungo termine: "La fanbase di Final Fantasy su Xbox si è ridotta" dopo Final Fantasy 15 del 2016, l'ultimo capitolo principale della serie ad essere rilasciato simultaneamente su Xbox e PlayStation. Non a caso, quel titolo rimane il gioco della serie con le vendite iniziali più rapide e il quinto per vendite complessive nella storia del franchise.
I numeri, seppur non completamente trasparenti, sembrano dare ragione a questa strategia di apertura. Sia Final Fantasy 14 che i Pixel Remasters vengono regolarmente citati come performer positivi nei report finanziari di Square Enix, suggerendo che l'investimento nella piattaforma Xbox stia dando i frutti sperati. Inoltre, il successo di Final Fantasy 16 e Final Fantasy 7 Remake su PC dimostra inequivocabilmente l'esistenza di un pubblico affamato di questi titoli al di fuori dell'ecosistema PlayStation.
La strategia di recupero, tuttavia, presenta dei limiti evidenti. Square Enix si trova ancora nella posizione di inseguire vendite potenziali piuttosto che massimizzarle fin dal lancio. I due anni di ritardo per Final Fantasy 16 e i cinque per Final Fantasy 7 Remake rappresentano opportunità commerciali perse, soprattutto in un mercato dove l'hype iniziale gioca un ruolo cruciale nelle performance di vendita.
L'approccio più lungimirante richiederebbe un ripensamento completo della strategia di lancio, prendendo esempio proprio da Final Fantasy 15 e abbracciando fin dall'inizio un supporto multipiattaforma totale. Solo così Square Enix potrebbe davvero capitalizzare al massimo i propri investimenti e soddisfare le aspettative sempre più elevate del mercato. L'arrivo di Final Fantasy 17 potrebbe rappresentare il banco di prova definitivo per questa filosofia commerciale rinnovata.