Finezze

Dopo la scommessa ben riuscita di nome Dead Rising (oltre un milione di copie vendute nel solo 2006), Capcom tenta di bissare il suo primo successo su Xbox 360 con un nuovo ed imponente titolo di stampo nipponico, ma ugualmente in grado di affascinare un pubblico occidentale ancora scottato dalla devastazione mediatica generata da Gears of War.

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a cura di Tom's Hardware

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Ma non sono certamente una trama mal narrata (le sequenze di intermezzo lasciano piuttosto a desiderare) ed uno scenario ben poco originale (i riferimenti al cinema americano sono ovunque) di Lost Planet a decretarne la qualità. L'ultima produzione Capcom, infatti, gioca le sue carte migliori sul piano tecnico, creando un'atmosfera di gioco dannatamente reale e convincente. Per cominciare, i paesaggi si distendono in ambientazioni sempre differenti, seppur dopo i primi minuti si possa presupporre la ripetizione di vaste lande innevate, marchiate unicamente da un paio di edifici e poco più; nella sostanza, non è così.

Lost Planet offre una moltitudine di alterazioni, che spaziano da immense montagne di ghiaccio ad edifici torreggianti, senza mai trascurare l'eventuale presenza di venti artici o tempeste di neve, un must quando si tratta di trasmettere (virtualmente) una pungente sensazione di gelo. Questa costante impressione di realismo è, tuttavia, macchiata da alcune imperfezioni che difficilmente sfuggono allo sguardo dei videogiocatori più esigenti. Un esempio lampante è la gestione dei danni, che si accontenta di suddividere in tre step il deterioramento di casse e veicoli. Altra imperfezione maggiormente ricorrente è la qualità delle esplosioni, decisamente sotto tono rispetto alla media delle produzioni next generation.

Il tutto peròè inserito in un contesto sempre in movimento, caratterizzato da nemici animati in maniera ottimale, da scariche di proiettili e da una gestione del frame rate ottimale, viziata soltanto nelle circostanze più caotiche da inevitabili cali prestazionali. Insomma, imperfezioni o meno, Lost Planet è senza dubbio uno dei titoli per Xbox 360 con maggior fascino visivo, soprattutto con uno schermo in grado di gestire egregiamente l'alta definizione (senza HD, come in Dead Rising, le scritte sono smisuratamente piccole e buona parte dei dettagli sono offuscati dal segnale analogico).

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