Gameplay
Il gioco è un'avventura "punta e clicca" nel più classico degli stili. Tutti gli oggetti con cui interagire sono ben amalgamati nelle ambientazioni, situazione che ci costringerà a spulciare attentamente tutti gi scenari, fino a trovare i punti focali con cui interagire.
Una volta visionati, gli elementi interattivi non saranno più cliccabili, soluzione che comporta uno snellimento della sfaccettatura enigmistica del gioco, ma che porta facilmente, in alcuni casi, a perdere importanti informazioni, senza la possibilità di recuperarle. Spesso, non tutti gli oggetti che è possibile visionare sono essenziali per il proseguimento dell'avventura, ma risultano unicamente decorativi; tuttavia, il grado di immersione nell'avventura è sicuramente maggiore se "perdiamo tempo" ad osservare questi oggetti, che delinieranno i caratteri dei vari personaggi, svelandone il passato e gli altarini.
La storia da seguire è concreta e obbligata. Le azioni devono compiersi con un determinato ordine cronologico, e solo l'avvanzamento temporale della storia permetterà di raccogliere i vari oggetti o di compiere definite azioni. Tutto ciò è perfettamente ragionevole se pensiamo al filo logico dell'avventura, ma potrebbe diventare a lungo frustrante, in quanto spesso saremo costretti a lunghi vagabondacci tra gli schemi, alla ricerca dell'oggetto salvavita che ricordiamo di aver visto in chissà quale stanza.
I dialoghi con i personaggi sono spesso lunghi e a volte noiosi, ma essenziali per proseguire nel gioco. A volte saremo costretti ad aspettare interminabili minuti, girovagando a vuoto per "amazzare il tempo", nell'attesa che il tal personaggio svolga la sua parte di copione.
L'inventario è invece ben riprodotto, essenziale e chiaro, posizionato lungo il lato inferiore dello schermo.