Nel panorama sempre più affollato delle console portatili per PC gaming, GPD si prepara a sconvolgere nuovamente il mercato con una soluzione tanto innovativa quanto controversa. La nuova GPD Win 5 rappresenta un approccio radicalmente diverso alla portabilità del gaming, sacrificando l'autonomia tradizionale sull'altare delle prestazioni pure. Il dispositivo, che monterà il potentissimo chip AMD Ryzen AI Max+ 395, rinuncia completamente alla batteria interna per fare spazio a componenti di fascia alta che finora erano impensabili in un formato così compatto.
Una rivoluzione energetica che divide
La decisione più audace di GPD riguarda proprio l'alimentazione del dispositivo. Diversamente da ogni altra console portatile sul mercato, la Win 5 non integra alcuna batteria interna, affidandosi invece a due modalità operative completamente esterne. La prima prevede l'utilizzo di un alimentatore da parete da ben 180 watt, paragonabile a quello di un laptop gaming di fascia alta. La seconda opzione consiste in una batteria esterna da 80 watt-ora che si aggancia al dispositivo come uno "zaino", venduta separatamente e con dimensioni tutt'altro che trascurabili: circa 10 centimetri di larghezza e altezza per quasi 2 centimetri di spessore.
L'esperto del settore Cary "The Phawx" Golomb ha svelato le specifiche complete del device, rivelando come questa architettura permetta di ospitare hardware impossibile da integrare in dispositivi tradizionali. Il confronto con l'Asus ROG Ally X risulta inevitabile: entrambi montano schermi da 7 pollici e supportano batterie da 80 watt-ora, ma la Win 5 concentra tutto lo spazio interno sui componenti di elaborazione.
Prestazioni da workstation in formato tascabile
Le specifiche tecniche della Win 5 leggono come la lista dei desideri di ogni appassionato di gaming portatile. Oltre al chip di punta Ryzen AI Max+ 395 con 16 core e 32 thread abbinato alla GPU integrata Radeon 8060S, GPD offrirà anche una variante con il processore AI Max 385 da 8 core. La memoria unificata potrà raggiungere i 128GB, sfruttando appieno le possibilità offerte dall'architettura AMD.
Il display da 7 pollici supporta un refresh rate variabile fino a 120Hz, un notevole passo avanti rispetto ai 60Hz fissi della Win 4. Il sistema di raffreddamento si affida a due ventole e quattro heat pipe per gestire il calore generato da componenti così potenti in uno spazio ridotto.
Design e connettività al passo coi tempi
Nonostante le dimensioni maggiori rispetto alla Win 4 da 6 pollici, la nuova console mantiene un profilo più stretto dell'Asus ROG Ally X, pur risultando più spessa. Una differenza significativa rispetto alle generazioni precedenti riguarda l'assenza della tastiera integrata, elemento distintivo dei dispositivi Win che tradizionalmente si nascondeva sotto lo schermo scorrevole.
La connettività moderna include porte USB-4 con supporto per la ricarica Power Delivery da 100W e output DisplayPort 8K a 60fps. GPD proporrà anche una dock opzionale con uscite HDMI e USB aggiuntive, dotata di uno slot dedicato per la ricarica della batteria esterna.
Il futuro incerto della portabilità estrema
La GPD Win 5 rappresenta un esperimento affascinante che mette in discussione il concetto stesso di console portatile. Eliminando la batteria interna, l'azienda cinese ha creato un dispositivo che potrebbe eccellere come gaming PC ultracompatto per uso domestico, ma che solleva interrogativi sulla sua praticità in mobilità. Il "zaino" energetico esterno, pur garantendo autonomia, trasforma il dispositivo in qualcosa di più simile a un laptop gaming smontabile che a una vera console portatile.
Resta da vedere se il mercato accoglierà favorevolmente questa filosofia progettuale che privilegia le prestazioni assolute rispetto alla comodità d'uso. GPD ha sempre puntato su una nicchia di utenti disposti ad accettare compromessi per ottenere potenza di calcolo, ma la Win 5 porta questo concetto all'estremo, tracciando potenzialmente una nuova categoria di dispositivi ibridi tra il mondo delle console portatili e quello dei mini PC da gaming.