Troppi difetti
Quando si arriva con quattro anni di ritardo, e dopo aver promesso una simulazione di guida mai vista per la sua qualità , bisogna fare le cose per bene. Con aspettative così alte il fallimento è dietro l'angolo, e Gran Turismo cade in questa regola: tra quello che ci aspettavamo e il gioco vero è proprio c'è un abisso.
La più grande delusione di questo capitolo di GT riguarda innanzitutto l'aspetto tecnico. La grafica è un disastro. Purtroppo non è possibile qualificarla in altro modo, e come abbiamo già affermato in precedenza, le auto non hanno ricevuto tutte lo stesso trattamento. I modelli Premium sono superbi e hanno una modellizzazione quasi perfetta, ma altri veicoli sono meno curati, come i bolidi nelle gare di Nascar. Queste auto hanno un aspetto da parallelepipedo degno della PS2, e anche le texture sono sbavate. Questo riguarda anche numerosi veicoli di serie con texture così grossolane che fanno male gli occhi, al contrario di un Forza 3 o anche un Dirt 2 che mostrano tutt'altro tipo di immagini.
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Lo stesso vale per i tracciati: sono troppo statici, non c'è che qualche albero qua e là , e al posto dell'erba o della sabbia dobbiamo accontentarci di texture appena abbozzate. In notturna le cose peggiorano ancora, quando sembra che lo sfondo sia completamente nero. Sembra quindi paradossale che alcuni tracciati siano superbi, e ci lasciano a bocca aperta per il loro realismo. La profondità di campo è magnifica sui circuiti lunghi e i replay sono bellissimi da rivedere. Apprezziamo anche l'arrivo delle condizioni meteorologiche variabili, che modificano del tutto la guida durante una stessa gara.
Lasciamo l'argomento delle auto, per dedicarci a ciò che le controlla. L'Intelligenza Artificiale è catastrofica. Nei precedenti capitoli le auto seguivano tutte la stessa traiettoria, senza preoccuparsi della nostra auto: purtroppo questo difetto si ritrova anche in GT5.
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Durante una corsa, gli avversari si comporteranno tutti nelle stessa maniera, prenderanno una curva alla perfezione, o freneranno tutti perfettamente senza mai uscire fuori pista. Ancora peggio, non si accorgeranno nemmeno della vostra presenza e non esiteranno un attimo a mandarvi fuori strada, se non seguite la loro stessa traiettoria. Quindi i cambiamenti di situazione sono così rari che ci si sente presto soli sul circuito, anche se ogni tanto c'è qualche variazione.
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