GTA V scatena una bufera politica, si chiede l'intervento di Matteo Renzi

L'Onorevole Flavia Piccoli Nardelli ha firmato una lettera indirizzata a Matteo Renzi. L'obbiettivo è di sollevare l'attenzione sul tema dei giochi violenti come GTA V.

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a cura di Roberto Caccia

GTA V sta facendo discutere il mondo politico italiano, grazie a una lettera firmata dall'Onorevole Flavia Piccoli Nardelli e indirizzata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Tutto è partito dalla pediatra Sabrina Salvadori, che sul blog del Corriere della Sera si è scagliata sul gioco di Rockstar, definendolo un'arma letale che "allena" alla violenza.

GTA V

Nell'intervento della pediatra s'invocava l'aiuto dell'Onorevole Piccoli Nardelli, che ha deciso di raccogliere l'invito scomodando direttamente il Presidente del Consiglio in merito al tema delicato dell'utilizzo da parte di minori di videogiochi con bollino rosso, vale a dire quei titoli consigliati a un pubblico di età superiore ai 18 anni.

Il rischio descritto dall'Onorevole è che i ragazzi possano entrare in contatto con questi prodotti senza che i genitori ne siano a conoscenza, grazie alla compiacenza dei rivenditori. L'Onorevole giudica questi giochi "inadatti all'età adolescenziale o pre-adolescenziale" e teme che possano avere delle ricadute negative sullo sviluppo psicologico del minore.

L'obbiettivo è far sì che il Governo avvii una campagna di sensibilizzazione sul tema, rivolgendosi direttamente ai genitori in modo che acquisiscano informazioni sui giochi che i propri figli intendono usare.

GTA V - PS4 GTA V - PS4
GTA V - Xbox One GTA V - Xbox One

I toni della lettera sono molto ragionevoli, a differenza dell'intervento al vetriolo della pediatra Sabrina Salvadori, ed è giusto che un genitore sia informato sulle abitudini videoludiche dei propri pargoli. L'attuale sistema di classificazione dei videogiochi (PEGI) fa sì che in Italia un gioco sia solamente "sconsigliato" a una determinata fascia d'età, e non "vietato". Una bella differenza.

Ben vengano dunque campagne di sensibilizzazione sull'argomento, anche se di questi tempi ci sembra che il Governo italiano abbia ben altre gatte da pelare, d'importanza sicuramente maggiore rispetto a tutto ciò che concerne il mondo videoludico.

Ora sta tutto nelle mani di Matteo Renzi e per scoprire come si evolverà la vicenda bisognerà attendere una sua eventuale risposta. La speranza è di non assistere a una caccia alle streghe che si trasformi in un'inopportuna campagna censoria contro i videogiochi.

Anche il Digital Champion italiano Riccardo Luna è intervenuto sull'argomento sulle colonne de la Repubblica. Il suo pezzo si conclude paragonando GTA a un film di Tarantino e Arancia Meccanica e chiedendo ai lettori se un ragazzino possa vedere questi film. Un dibattito destinato a durare, e naturalmente a far discutere.