Harry Potter: un viaggio tra i videogiochi della saga

Hogwarts Legacy potrà davvero essere il miglior videogioco di Harry Potter? Diamo un'occhiata agli altri, con un bel salto indietro nel tempo!

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a cura di Michele Pintaudi

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Dopo essere stato oggetto di rumor, smentite e voci di corridoio sempre più insistenti, nel settembre 2020 Hogwarts Legacy è finalmente stato annunciato in via ufficiale: una conferma che ha emozionato i fan di Harry Potter da tutto il mondo, rimasti a bocca aperta di fronte a quello che potrebbe essere il videogioco definitivo dedicato alla saga di J. K. Rowling.

Purtroppo una serie di circostanze hanno portato a rinvii su rinvii ma, con un po’ di fortuna, questo 2022 potrebbe essere finalmente l’anno giusto per poter mettere mano su uno dei titoli più ambiziosi di questo inizio di generazione. Hogwarts Legacy, sviluppato da Avalanche Software, arriverà su tutte le piattaforme con un obiettivo chiaro e definito: arricchire ancora e ancora quello che, a conti fatti, è uno degli immaginari più celebri e apprezzati dell’intera cultura pop.

Quello che vogliamo fare oggi, in attesa di qualche news sul gioco, è ripercorrere la storia del franchise all’interno dell’industria del videogioco: un piccolo viaggio alla riscoperta di alcuni titoli che, probabilmente, riusciranno a suscitare qualche ricordo piacevole almeno in qualcuno di voi. Non perdiamoci però in chiacchiere e andiamo subito al dunque, pronti?

I migliori videogiochi di Harry Potter… Oppure no?

La storia videoludica di Harry Potter ha inizio poco tempo dopo l’arrivo nelle sale cinematografiche dell’indimenticabile primo capitolo, diretto da Chris Columbus e capace di affermarsi in poco tempo come una delle pellicole più importanti di sempre. Era la fine del 2001, e sull’onda del successo del film Superscape sviluppò Lego Creator: Harry Potter, il primissimo videogioco dedicato alla serie creata da J. K. Rowling.

Uscito in esclusiva su PC Windows, il titolo permetteva ai giocatori di dare sfogo alla propria fantasia unendo i mattoncini più famosi al mondo al neonato magico universo di Harry Potter: un sogno che diventava realtà, per un gioco non eccelso a livello tecnico ma che riuscì a ottenere un buon responso da parte di critica e pubblico. Edito da EA Games, che intelligentemente acquisì i diritti sulla serie per quanto riguarda la produzione di videogiochi, in contemporanea uscì anche un gioco dedicato al film La Pietra Filosofale: un’avventura dinamica che, a seconda della piattaforma di pubblicazione, fu in sostanza un prodotto totalmente diverso. Il progetto fu infatti sviluppato da team diversi su PC, sulla prima PlayStation, su Game Boy e in seguito su Xbox e GameCube: un processo assai strano ma che, spesso e volentieri, sarà una costante per i titoli legati alla saga. Complice anche l’uscita nel periodo natalizio il gioco sarà un successo, nonostante una struttura semplice e un gameplay non particolarmente ricercato in nessuna delle versioni realizzate.

I grandi risultati ottenuti spingeranno però EA a produrre un titolo (o anche di più!) per ogni film della serie, e La Camera dei Segreti è il capitolo a cui chi vi scrive è a tutti gli effetti più affezionato. Anche qui siamo di fronte a un prodotto non particolarmente raffinato, ma agli occhi di un bambino si trattava comprensibilmente di un vero e proprio capolavoro: la possibilità di esplorare in tutto e per tutto Hogwarts, prendendo parte ad avvincenti partite di Quidditch e incontrando i personaggi più amati e odiati del franchise beh… Era davvero, ma davvero qualcosa di speciale.

Siamo nel dicembre 2002 e, in attesa del terzo film, Electronic Arts inizia a lavorare su un ulteriore progetto videoludico dedicato al franchise ormai famoso in tutto il mondo: qualcosa di più specifico, che vedrà la luce nell’ottobre 2003. Harry Potter e la Coppa del Mondo di Quidditch è un altro titolo imperfetto ma al contempo ricco di fascino, dove il giocatore può cimentarsi prima nel torneo di Quidditch di Hogwarts e, in seguito, nel Campionato Mondiale al fianco di leggende come Viktor Krum. Dal semplice allenamento alla partita, passando per tanti minigiochi fino alla finale di Coppa del Mondo, il gioco è una vera e propria esperienza in uno sport tutto da scoprire e capace di regalare tantissime emozioni.

In seguito troviamo l’immancabile titolo dedicato al film: Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban andrà a migliorare quanto visto nei precedenti a livello di gameplay, con un comparto tecnico più raffinato e la possibilità di vestire non solo i panni di Harry, ma anche quelli di Ron e Hermione. Il tutto immerso nella splendida cornice di un Castello di Hogwarts sempre più ricco di dettagli ma… Non era certo finita!

Il quinto capitolo della saga sarà infatti, con tutta probabilità, quello meglio realizzato dell’intero franchise: EA Games diede qui vita a un open world davvero ricco di dettagli, regalando al giocatore la possibilità di esplorare in lungo e in largo una mappa dalle dimensioni comunque notevoli per la natura del titolo. Harry Potter e l'Ordine della Fenice è per molti uno dei film meno riusciti della serie cinematografica, ma il gioco riuscì a regalare ore e ore di piacevole intrattenimento a decine di migliaia di appassionati in tutto il mondo.

La presenza di una struttura non lineare, dove il giocatore può realmente decidere come e quando vivere la propria avventura, fu il vero punto di forza di un capitolo che però non fu certo un esempio di perfezione. Anche qui troviamo infatti una serie di piccole o grandi imprecisioni, a livello tecnico e non soltanto, che a conti fatti resero il gioco un successo a metà: apprezzato dai giocatori ma bocciato su tutta la linea dalla critica, purtroppo con ragione. Aspettarsi qualcosa di più era insomma lecito, o forse no?

Un po’ di (magica) sperimentazione.

Un videogioco davvero ben fatto a tema Harry Potter, insomma, esiste? In realtà sì, ma è leggermente diverso da ciò che possiamo immaginarci. Ci ha pensato Traveller's Tales, con due capitoli usciti tra il 2010 e il 2011, a dar vita a qualcosa di davvero ben fatto sotto ogni punto di vista. LEGO: Harry Potter è infatti un prodotto genuinamente divertente che, con la solita sfumatura ironica propria dei titoli del medesimo filone, riesce a regalare ai giocatori un bel viaggio nei sette anni di Harry in quel di Hogwarts.

Traveller's Tales del resto ci ha abituato a prendere franchise di generi anche incredibilmente diversi, da Star Wars agli Avengers fino a Ninjago, per poi concepire videogiochi a un primo occhio semplici ma densi di dettagli e particolari tutti da scoprire. Verrebbe quasi da dire che, come tutto era iniziato dai LEGO, con il passare degli anni il meglio della saga sia rimasto in qualche modo ancorato proprio a quella particolare concezione.

Non è comunque mancata una buona dose di sperimentazione e il gioco di Harry Potter per Kinect, sviluppato da Eurocom e uscito nel 2012, è di fatto un titolo che merita di essere (ri)scoperto anche a distanza di anni. Si tratta di un’avventura molto particolare che, sfruttando le potenzialità del sensore di movimento di Xbox, riesce a proporre la serie in un modo mai visto prima. Un progetto ambizioso ma penalizzato proprio da Kinect: un dispositivo dalle mille potenzialità ma che, per tutta una serie di motivi e di sfortune, non è mai riuscito a far breccia nel cuore dei giocatori.

Un discorso simile lo possiamo fare per Il libro degli incantesimi, uscito nello stesso anno in esclusiva PlayStation. Con un gameplay basato sull'uso del PlayStation Move, usato come bacchetta magica, il gioco è diviso in cinque capitoli per un’avventura breve ma comunque discretamente divertente. Un’altra opportunità sfruttata a metà forse, che ha lasciato i giocatori più esigenti con un sentimento a metà tra speranza e certezza: la saga di Harry Potter, ormai consacrata a livello letterario e immortale sul piano cinematografico, ha ancora un elevatissimo potenziale tutto da esprimere nell’universo videoludico. E chissà che Hogwarts Legacy non sia, finalmente, la scintilla pronta per far creare qualcosa di magico anche da questo punto di vista.

Abbiamo ripercorso insieme alcuni dei videogiochi più significativi ambientati nel magico universo di Harry Potter: un viaggio tra titoli talvolta degni di nota, altre volte mediocri e in qualche caso forse indimenticabili. È fuori discussione come, in ogni caso, ognuno di questi abbia contribuito ad alimentare ancora e ancora fama e importanza di uno dei brand più imponenti della storia dell’intrattenimento.La parola passa ora ai giocatori: raccontateci esperienze, aneddoti o qualunque cosa vi passi per la testa legata al vostro rapporto con i videogiochi dedicati a Harry Potter. Aspettando Hogwarts Legacy, del resto, ripercorrere ciò che è stata la saga della Rowling anche da questo punto di vista è sempre un bel modo per ingannare l’attesa. E voi, siete pronti per un nuovo viaggio tra le mura di Hogwarts?

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