Quello che milioni di giocatori hanno affrontato nelle ultime settimane rappresenta soltanto una versione ammorbidita di Hollow Knight Silksong rispetto al progetto originale concepito da Team Cherry. La rivelazione arriva direttamente da uno dei pochissimi testimoni privilegiati dello sviluppo del metroidvania, che ha potuto confrontarsi con entrambe le versioni del titolo prima del lancio ufficiale. Una scoperta che getta nuova luce sulle scelte di game design operate dal team australiano.
Matt Trobbiani, doppiatore di diversi personaggi all'interno del gioco incluso il boss che porta il suo stesso nome, ha condiviso dettagli inediti sul processo creativo in una recente intervista. Il suo ruolo si è rivelato cruciale non solo dietro al microfono, ma anche come playtester d'eccezione: insieme a un'altra singola persona, rappresenta l'unico tester esterno ad aver completato l'avventura e raggiunto il finale autentico prima del rilascio pubblico.
La testimonianza di Trobbiani rivela come la sua partecipazione sia avvenuta nelle fasi mature dello sviluppo, quando la maggior parte dei contenuti era già stata implementata. Nonostante il suo coinvolgimento sia stato relativamente contenuto in termini di influenza complessiva sul progetto, le sue osservazioni hanno portato a modifiche significative nel bilanciamento delle sfide proposte ai giocatori.
L'intervento più rilevante ha riguardato specificamente alcuni boss fight considerati eccessivamente punitivi nella loro incarnazione originale. Trobbiani ha suggerito di inserire frame aggiuntivi nelle animazioni di determinati attacchi nemici, una soluzione tecnica che permette ai giocatori di leggere meglio le mosse avversarie e reagire di conseguenza. Questa modifica apparentemente sottile si è tradotta in un'esperienza complessivamente più accessibile, pur mantenendo intatto il carattere impegnativo che contraddistingue la serie.
Il doppiatore ha usato termini espliciti nel descrivere la versione di playtest, definendola "molto più difficile" rispetto a quella poi distribuita al pubblico. Un dato interessante se consideriamo che la community ha comunque identificato Silksong come un titolo tutt'altro che semplice, con numerose sequenze e confronti particolarmente ostici da superare.
Le dichiarazioni di Trobbiani offrono anche uno spaccato sul metodo di lavoro interno a Team Cherry, descritto come particolarmente efficiente e atipico rispetto agli standard dell'industria videoludica. Il doppiatore ha elogiato in particolare Ari Gibson, co-creatore del franchise, lodandone la dedizione e la straordinaria rapidità nel processo di disegno e sviluppo artistico. Una velocità produttiva che contrasta con i lunghi anni di attesa tra l'annuncio e il lancio effettivo del gioco.