I licenziamenti di Bungie non sono da attribuire a Sony

Bungie, il celebre studio di sviluppo, è attualmente in crisi ed ha dovuto affrontare una serie di licenziamenti che hanno generato dei rinvii.

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a cura di Andrea Maiellano

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Bungie, il celebre studio di sviluppo, è attualmente in crisi ed ha dovuto affrontare una serie di licenziamenti. La situazione ha scatenato diverse reazioni e discussioni all'interno della community, in particolar modo dopo che, l'ondata di licenziamenti, ha coinvolto anche i vari community manager.

Tuttavia, Tom Warren ritiene che la colpa di questa crisi debba essere attribuita principalmente alla dirigenza stessa di Bungie anziché a Sony, per quanto quest'ultima abbia recentemente acquisito l'azienda.

Warren sottolinea che la community che gravita attorno a Bungie ha sempre cercato un capro espiatorio per giustificare i problemi all'interno dell'azienda. In passato, quando Bungie aveva siglato l'accordo con Activision per Destiny, la community cominciò a incolpare Activision per qualsiasi problema del gioco e della compagnia.

Con Microsoft, la community che gravitava attorno a Halo fece la stessa cosa e ora, allo stesso modo, sembra essere giunto il turno di Sony. Tuttavia, l'analisi di Warren, suggerisce che la dirigenza di Bungie potrebbe aver contribuito ai problemi attuali, molto più di quello che si crede.

I problemi di Bungie non sono emersi solo dopo l'acquisizione da parte di Sony PlayStation ma hanno radici più profonde, inclusi contrasti passati con la community di giocatori e i risultati altalenanti che Destiny 2 sta generando da oramai diversi mesi. 

Warren menziona un esempio di cattiva gestione, ovvero l'uso di strumenti, e sistemi, obsoleti per lo sviluppo dei giochi. Tali problematiche sembrano aver influenzato negativamente l'immagine di Bungie, facendo sperare Warren che per il prossimo Marathon Bungie abbia interamente rivisto i tool da utilizzare.

Va notato, però, che Bungie non è l'unico studio di PlayStation Studios ad affrontare licenziamenti e che il settore dei videogiochi, nel suo complesso, sta attraversando una fase di crisi sistemica.

Molti si interrogano sul motivo per cui Sony abbia affidato a Bungie il ruolo di supervisore dei progetti GaaS (Games as a Service) di tutti i PlayStation Studios, considerando che l'azienda sembra aver faticato a mantenere la sua stabilità finanziaria e la sua credibilità con la community di giocatori che grvitano attorno a Destiny 2.

In definitiva, la situazione di Bungie evidenzia le sfide che l'industria dei videogiochi sta attualmente affrontando, con molte incertezze sul futuro e sulle prospettive di molti studi di sviluppo.

La discussione su chi sia responsabile di questa situazione rimane aperta ma è chiaro che ci sono questioni più profonde che vanno ben oltre la recente acquisizione da parte di Sony PlayStation.