I videogiochi violenti creano comportamenti civici

Secondo una ricerca della Texas A&M International University, i ragazzi che giocano con i videogiochi violenti sono più inclini a comportamenti civici, e hanno un ruolo più attivo nella comunità. A patto che i genitori siano coinvolti nella vita videoludica dei figli.

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a cura di Roberto Caccia

I ricercatori della Texas A&M International University hanno condotto uno studio secondo il quale i videogiochi violenti potrebbero promuovere comportamenti civici nei bambini. Il professor Christopher J. Ferguson ha usato i dati di uno studio del 2008 che ha analizzato la correlazione fra i videogiochi e gli impegni sociali in 1102 giovani.

Il professore ha ristretto i candidati a 873 ragazzi che hanno elencato videogiochi violenti fra i primi tre preferiti. Inoltre, Ferguson ha ampliato la ricerca, individuando i genitori tecnologicamente informati e quelli coinvolti nei videogiochi dei loro bambini.

I risultati di Ferguson hanno evidenziato che l'impegno sociale, ovvero avere un ruolo attivo nelle attività delle comunità, era più alto per le ragazze, per i teenager più grandi e per i ragazzi con i genitori più coinvolti nella vita videoludica dei loro figli.

Videogiochi violenti e impegno civico, chi l'avrebbe mai detto?

Certo, i videogiochi violenti da soli non promuovono l'impegno sociale, ma una combinazione di videogiochi e coinvolgimento dei genitori sì, secondo i dati raccolti.

Quindi, mentre ci si affanna ancora a chiedersi se i videogiochi violenti trasformeranno tutti i bambini in potenziali killer, questo studio mostra che un po' di responsabilità da parte dei genitori può influire su un'attività "potenzialmente dannosa" e cambiarla in qualcosa di positivo e gratificante.