Il mercato dei videogiochi sta attraversando una trasformazione silenziosa ma irreversibile, testimoniata dai numeri che Sony ha appena reso pubblici nel suo ultimo report finanziario. La percentuale dei ricavi generata dalle vendite di giochi su supporto fisico è precipitata al 3% del fatturato totale di PlayStation, segnando un minimo storico che racconta molto di più di quanto una semplice cifra possa suggerire. Questo dato, pur rappresentando ancora quasi un miliardo di dollari sui 31,5 miliardi complessivi dell'ultimo anno fiscale, delinea con chiarezza il futuro dell'industria videoludica.
L'inesorabile declino del supporto fisico
Per comprendere la portata di questa evoluzione, è sufficiente ripercorrere gli ultimi quattro anni della divisione gaming di Sony. Nel 2020, quando PlayStation 5 faceva il suo debutto sul mercato, le vendite fisiche costituivano ancora il 6% dei ricavi totali. L'anno successivo la quota scendeva al 5%, rimanendo poi stabile per un breve periodo prima di calare ulteriormente al 4% nel 2024.
Oggi ci troviamo di fronte a un dato che è esattamente la metà di quello registrato al lancio di PS5, una diminuzione che assume contorni ancora più significativi se si considera che nel 2024 Sony ha pubblicato un numero inferiore di titoli first-party. Questi giochi, tradizionalmente, rappresentano la categoria più acquistata in formato fisico dai fan di lunga data, rendendo ancora più evidente il passaggio verso il digitale.
PlayStation 6 e il futuro senza dischi
Le implicazioni di questa tendenza si riflettono già nelle strategie future di Sony. Secondo le indiscrezioni riportate da Insider Gaming, PlayStation 6 potrebbe adottare un approccio radicalmente diverso: il lettore ottico diventerebbe un accessorio opzionale, non più integrato di serie nella console. Si tratterebbe di una decisione epocale, che trasformerebbe il supporto fisico da standard a eccezione.
Questa prospettiva non dovrebbe sorprendere più di tanto, considerando che già ora molti giocatori acquistano la versione Digital Edition di PS5. L'idea di una console completamente digitale, dove il disco rappresenta un'opzione per collezionisti e nostalgici, sta rapidamente trasformandosi da fantasia a realtà commerciale.
Un fenomeno che coinvolge tutta l'industria
Sony non naviga in solitaria in queste acque digitali. Microsoft ha già iniziato a pubblicare diversi titoli Xbox esclusivamente in formato digitale, eliminando completamente l'opzione fisica per alcune produzioni. Dall'altra parte, Nintendo ha introdotto con Switch 2 le controverse game key card, una soluzione ibrida che mantiene la presenza fisica nei negozi ma fornisce sostanzialmente codici di download in confezioni tradizionali.
Il ciclo vitale di PlayStation 5 potrebbe quindi rappresentare l'ultimo capitolo dell'era dei dischi per i videogiochi, almeno nel mercato mainstream. Una trasformazione che ridefinirà completamente il concetto stesso di possedere un videogioco, eliminando la possibilità di rivendita, prestito e collezionismo fisico che ha caratterizzato l'industria per decenni.
Resta da vedere se i consumatori accetteranno definitivamente questo cambiamento, rinunciando alla sicurezza del possesso fisico e alla possibilità di giocare senza dipendere da connessioni internet. I dati finanziari di Sony, tuttavia, suggeriscono che il mercato abbia già espresso il proprio verdetto attraverso le scelte d'acquisto quotidiane di milioni di giocatori in tutto il mondo.