Il team di Serious Sam contro Windows 8: limita i giochi

Croteam, la software house responsabile di Serious Sam, ha espresso i suoi dubbi su Windows 8. Nel mirino il processo di certificazione e l'impossibilità di sfruttare mod. L'opinione si aggiunge al coro di critiche provenienti dal mondo dei videogiochi nei confronti di Windows 8.

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a cura di Roberto Caccia

Croteam, la software house responsabile di Serious Sam, boccia Windows 8 e accusa Microsoft di aver creato numerosi problemi agli sviluppatori di videogiochi alle prese con il nuovo sistema operativo. La "sentenza" arriva direttamente da Alen Ladavac, CTO (Chief Technical Officer) dell'azienda, che in un lungo post sul forum di Steam ha elencato i suoi dubbi su Windows 8.

Gli sviluppatori di Serious Sam non sono contenti di Windows 8

"La reazione di Gabe Newell non è stata eccessiva. Quello che gli utenti non notano è che la nuova interfaccia Tile è un modo per bloccare le applicazioni di Windows in un giardino recintato, proprio come su iOS. Questo piccolo dettaglio non è pubblicizzato da Microsoft ma se si analizza la documentazione per gli sviluppatori si scopre che si può pubblicare un'applicazione con l'interfaccia tile soltanto passando dal Windows Store", spiega Ladavac, che continua il suo sfogo concentrandosi sulle certificazioni.

"Sarebbe bello aver un hub centralizzato per scaricare software e applicazioni, ma per pubblicare un app sullo store bisogna avere la certificazione di Microsoft. Questo vuol dire portare l'esperienza console nel mondo dei PC e ogni app scaricata dallo store dovrà rispondere a determinati requisiti imposti da Microsoft", afferma Ladavac.

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"Finora sappiamo che hanno bannato i giochi adulti, come Skyrim, CoD e Serious Sam (anche se sembra che Microsoft abbia intenzione di fare dietro-front, NdR). Hanno proibito l'uso delle mod e potrebbero perfino vietare i progetti Open Source se solo lo volessero", tuona il dirigente di Croteam nel suo post sul forum di Steam.

Quello che teme Ladavac è che questo possa rappresentare il primo passo verso ulteriori limiti che in futuro potrebbero essere estesi anche ai software desktop, magari nel prossimo Windows.

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"Il concetto di certificazione è sbagliato e deve essere abolito. Per questi motivi io a Windows 8 dico: no grazie, sarà per la prossima volta". La voce di Ladavac si unisce al coro di personalità illustri del mondo dei videogiochi contrarie alle politiche intraprese da Microsoft con Windows 8. Oltre al già citato Gabe Newell anche Rob Pardo di Blizzard e Markus Persson (il padre di Minecraft) hanno espresso pareri simili. Voi cosa ne pensate?