Kojima parla di Abandoned per la prima volta

Abandoned è stato citato da Kojima, che ha anche un messaggio per il team di sviluppo: scopriamo quale in questa notizia.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Vi ricordate di Abandoned? Difficile che ve ne siate dimenticati, vista la marea di informazioni, rumor falsi e teorie al limite dell'impossibile divulgate lo scorso anno. In ua attimo il gioco di casa Blue Box è sparito, a sostegno della teoria che lo voleva uno dei più grandi scam del mondo dei videogiochi. Dopo un anno o quasi di silenzio radar, ora si torna a parlare del gioco che mai fu, ma non grazie ai suoi creati. Bensì grazie a Hideo Kojima, che ha citato e parlato del titolo in una puntata del suo podcast, Brain Structure.

Nel corso dell'ultimo anno Hideo Kojima è stato più volte associato ad Abandoned e con buona ragione, visto che per la presentazione di Metal Gear Solid V il game designer aveva organizzato un teatrino dell'assurdo con la complicità di diversi giornalisti, arrivando addirittura a inventare un finto studio. Una mossa di marketing che però lo stesso game designer ha dichiarato che non ha più intenzione di fare. Successivamente per Kojima sono cominciati una serie di problemi, come utenti che scrivono su Twitter allegando foto e video, ancora convinti che dietro Blue Box si nasconda lui e la sua casa di produzione. Tutto falso, ovviamente.

"Non ho mai parlato con nessuno del team. Il gioco deve ancora uscire, giusto? Non possono fare molto adesso, quindi Hasan e tutto il suo team dovrebbero pubblicarlo, così le persone capirebbero la vera natura del progetto, con cui non sono coinvolto in nessuna maniera", le parole di Kojima dichiarate durante il podcast.

Il game designer ha poi voluto dare qualche consiglio a Blue Box. "Dovrebbe usare tutto questo chiacchiericcio per poter alzare il morale del team, prenderne vantaggio. E realizzare qualcosa di buono in maniera tale da mettere a tacere tutte le fake news". Peccato però che Kojima dimentichi l'elemento più importante di tutta la storia: al 90% il gioco semplicemente non esiste. Questa assurda storia servirà però come memorandum per il futuro: mai fare il passo più lungo della gamba.