Konami non abbandona il metaverso: cosa dobbiamo aspettarci?

Il metaverso per Konami rappresenta ancora una priorità, come dimostrato da queste nuove dichiarazioni pubblicate oggi.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Konami non ha intenzione di abbandonare il metaverso e i giochi basati sulla blockchain. Nonostante ci sia stato un oggettivo calo di interesse verso il Web 3.0, le grandi aziende (come LEGO ed Epic Games, per esempio) continuano a puntare su queste nuove tecnologie per renderle di consumo, e il colosso dell'intrattenimento giapponese non fa eccezione. Se nel 2021 però la svolta sembrava dietro l'angolo, questi ultimi mesi ci hanno dimostrato che ci vorrà ancora un po' di tempo prima che il mondo del gaming (e soprattutto i giocatori) abbraccino questa nuova realtà, e lo sa anche l'editore di eFootball e proprietario dei diritti di giochi di carte collezionabili come Yu-Gi-Oh!.

Come riportato sul suo sito ufficiale, Konami ha dato il via alle assunzioni di sviluppatori e talenti per creare nuove esperienze attraverso giochi WEB3 e Metaverse. "Abbiamo condotto ricerche e abbiamo sviluppato tool per introdurre le ultime tecnologie nei nostri giochi e contenuti. Abbiamo in programma di lanciare un servizio dove i giocatori potranno commerciare in-game NFT (elementi digitali) attraverso una piattaforma di distribuzione unica utilizzando la blockchain", le parole contenute nel comunicato lanciato questa mattina.

Al di là delle parole di Konami, sono in tanti a chiedersi quale beneficio possa avere l'utilizzo di NFT all'interno dei giochi rispetto alle microtransazioni, già presenti praticamente in ogni singolo gioco. La verità è che al momento i piani di tutti i grandi colossi dell'intrattenimento sono praticamente segreti, ed è difficile capire chi giocherà la carta vincente per poter rendere i token non fungibili appetibili alla stragrande maggioranza degli utenti.

Oltre a Konami, il metaverso e i token non fungibili interessano ad altre aziende nel panorama del mondo dei videogiochi. Tra queste troviamo SEGA, Square Enix e anche Electronic Arts. Occorreranno però ancora diversi anni prima di vedere a cosa stanno lavorando i colossi dell'intrattenimento: siete pronti ad armarvi di pazienza oppure no?