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a cura di Francesco Dellagiacoma

Scaricate il client di Warframe, create un personaggio, giocate un po' di ore e arrivate alla vostra navicella: a questo punto aprite la schermata del negozio. Immediatamente vi cadranno le braccia e penserete di lasciar perdere. Il titolo di Digital è complesso in ogni suo aspetto, e l'economia costruita sul Platino, la moneta "a pagamento" del gioco non è da meno.

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Dopo 300 ore di gioco... Ancora faccio confusione con il negozio.

Praticamente qualsiasi cosa può essere comprata con denaro reale, e addirittura le ricompense giornaliere per il login incentivano il giocatore a farlo, dando sconti del 50% sull'acquisto della famosa moneta. Nonostante ciò Warframe è il titolo gratuito più lontano dal pay-to-win che possiate immaginare

Ogni cosa che può essere ottenuta con il Platino, può essere anche trovata sudando in-game, certo in un ambiente improntato al PvP molti si sentirebbero comunque svantaggiati, ma in un gioco che si concentra molto più sul PvE (player-versus-environment) il fatto di poter "accelerare i tempi" risulta meno fastidioso, anche se non è tutto qui. L'altro punto fondamentale sul quale si regge l'economia di Warframe, è che la moneta di gioco è sì acquistabile con denaro vero, ma può essere anche scambiata

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Trovate una mod rara e la potenziate? Potete tranquillamente venderla a qualcuno e guadagnare un bel po' di platino. Vi serve un piccolo prestito? Un membro del vostro clan sicuramente avrà 50 pezzi di platino da prestarvi. Insomma l'economia di Warframe si basa sul fondamento di dare praticamente le stesse possibilità a tutti, creando un ambiente dove non ci sia un'eccessiva disparità tra chi è disposto a spendere denaro vero (supportando comunque un team che lo merita moltissimo) e chi invece no

L'impostazione di gioco costruita da Digital è sicuramente improntata al grind più puro ed estremo, che costringe a ripetere le stesse attività per molto tempo, diventando a volte anche frustrante, ma senza mai mettere il giocatore nelle condizioni di dire "se non pago non potrò mai farlo". Un sistema quindi decisamente equo, che dovrebbe essere d'esempio per chiunque scelga di sviluppare un titolo free-to-play con microtransazioni, e che cerca, scelta sicuramente da premiare, di non ridurre tutto ad una tragica lotteria destinata solamente a far innervosire i giocatori.