Uniti per sopravvivere

Valve sforna un FPS atipico, che punta tutto sulla cooperazione tra amici. Scommessa vinta.

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a cura di Tom's Hardware

Uniti per sopravvivere

La trama si dipana su quattro episodi, a loro volta suddivisi in cinque missioni. Il gioco non permette di saltare da un capitolo all'altro, tanto meno si focalizza sul backtracking. Lo scopo, in linea di massima, è quello di sopravvivere dall'inizio alla fine di uno stage, cercando di sterminare il maggior numero di zombi possibile. L'avventura prevede la presenza di quattro personaggi a schermo, sia che decidiate di giocare da soli, sia che abbiate un massimo di tre amici pronti a pararvi il fondoschiena. La natura del gameplay è quindi suddivisa in due fasi: le sparatorie furiose, immancabili, e il supporto dei propri alleati. Affidarsi al computer è una scelta alquanto discutibile, non tanto per la sue abilità (nell'insieme si comporta bene ed è abbastanza reattivo), quanto per il fattore divertimento, che cala considerevolmente senza qualche amico con il quale ridere e scherzare. Lo stile grezzo di Left 4 Dead, infatti, si presta all'insulto di tutto ciò che si muove a schermo, alleati inclusi, o più semplicemente alla collaborazione nelle fasi più concitate.

E' proprio la collaborazione a distinguere maggiormente Left 4 Dead da altre produzioni sullo stesso piano. Qui non è possibile lanciarsi in azioni solitarie per dimostrare agli altri chi è il più forte del party. I nemici menano, ma soprattutto si presentano sottoforma di folti gruppi pronti a tutto pur di staccarvi la testa. Certo, ci possono essere delle situazioni in cui la forza di uno basta per tutti, ma in linea di massima è necessario fiondarsi nel mucchio compatti e ben organizzati. A tal proposito, il gioco permette a tutti di rifornirsi di armi e munizioni in modo equo, senza favorire un giocatore piuttosto che un altro. Lo stesso discorso vale per i pack di salute, ma in questo caso spetta a ognuno del party decidere se tenerli di scorta per il proprio alterego, oppure se utilizzarli per curare gli alleati. Comunicare tra compagni, quindi, si rivela una mossa vincente non solo per i combattimenti.