L'FBI aiuta gli sviluppatori: stop a molestie e minacce

L'FBI sta collaborando con la International Game Developers Association per aiutare gli sviluppatori vittime di molestie e minacce di morte. Inconvenienti di questo tipo stanno diventando sempre più comuni, come testimoniano le recenti esperienze di sviluppatori del team di BioWare e di Microsoft.

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a cura di Roberto Caccia

L'FBI ha deciso di collaborare con la IGDA (International Game Developers Association) per contrastare le minacce e le molestie ricevute dagli sviluppatori. Un problema che a quanto pare sembra sempre più frequente, come dimostrano i recenti casi avvenuti all'interno dei team di BioWare e di Microsoft.

Jennifer Hepler, senior writer di BioWare, ha infatti deciso di licenziarsi in seguito alle minacce di morte ricevute dai cosiddetti "fan" per il lavoro svolto in Dragon Age 2. Molto probabilmente questo capitolo della celebre saga di GDR sarà ricordato come il peggiore della serie, ma da qui a minacciare di morte una delle scrittrici la strada ci sembra molto lunga.

Anche Adam Orth di Microsoft è incorso nelle ire del Web, per aver difeso la prima versione di Xbox One e i suoi sistemi di protezione "always online". Aggiungete a questi due casi eclatanti il recente allarme bomba ricevuto su un volo aereo preso dall'amministratore delegato di Sony Online Entertainment e capirete come la questione stia diventando decisamente seria.

Per questo motivo l'FBI ha deciso di monitorare la situazione e di creare insieme alla IGDA un gruppo d'interesse per i problemi mentali riconducibili alle molestie. Forse potrebbe sembrare una misura cautelare eccessiva, e dopotutto arrabbiarsi per un gioco uscito male esprimendo il proprio disappunto è del tutto lecito, ma minacciare di morte uno sviluppatore è semplicemente da criminali. Voi cosa ne pensate?