L'incantesimo next gen si è spezzato

Appena arrivano i veri giochi next gen, non disponibili sulle vecchie console, PS5 e Xbox Series S|X mostrano i primi limiti: sogno infranto?

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a cura di Alessandro Adinolfi

A due anni o quasi dal lancio di PS5 e Xbox Series S|X, forse è arrivato il momento di scendere a patti con la realtà. L'incantesimo della next gen, quello del 4K e dei 60 frame al secondo, delle modalità Performance o Qualità, dei trailer e delle dichiarazioni che promettevano giochi incredibilmente fluidi con un alto livello di dettaglio grafico potrebbe essersi spezzato. Già nella giornata di ieri è arrivata una conferma che ha letteralmente spiazzato milioni di giocatori, ovvero la mancanza di una modalità Prestazioni su Gotham Knights, che limiterà il gioco a 30 frame al secondo. Ora, invece, tocca A Plague Tale: Requiem.

Come riportato su Twitter, il gioco non dispone di nessuna scelta tra modalità Preformance e Qualità. Asobo Studio sta per lanciare un gioco esclusivamente next gen, che non vedrà la luce su PS4 e Xbox One, come se fosse un prodotto old gen. Secondo alcuni utenti il gioco in realtà girerebbe a 30 frame al secondo, ma un'altra testimonianza afferma che non ci sarebbe nessun cap al frame rate, ma una continua oscillazione tra i 40 e i 50fps. Ora possiamo fare un bel respiro e dirlo apertamente: la next gen ha già mostrato tutti i suoi limiti.

Non aiutano, in questo senso, i rumor in merito alle console mid gen. Lungi da noi dal bollarli come veritieri, forse la realtà dei fatti è che PS5 e Xbox Series X sono davvero già pronte per offrire esperienze di gioco radicalmente diverse da quanto promesso al lancio. E allora sì che Sony e Microsoft potrebbero davvero offrire delle alternative, per tutti coloro che cercano sempre il massimo delle prestazioni. Ci chiediamo però perché non sia stato fatto in origine, ovvero al lancio delle nuove console. Al posto di Xbox Series S, magari, il colosso di Redmond avrebbe potuto offrire un modello superiore a Xbox Series X e Sony, invece, eliminare del tutto la console "only digital" per concentrarsi su un modello più prestante di PS5. Ma forse anche loro sono stati stregati dal 4K e i 60 frame al secondo, dall'ottimizzazione dei videogiochi e hanno creduto troppo nei loro progetti ambiziosi, visionari e che hanno alimentato dei sogni che cominciano a sgretolarsi.

Premettiamo che non sappiamo se in futuro anche altri giochi subiranno lo stesso destino, ma allo stato attuale due dei giochi più attesi di ottobre 2022 non ci faranno scegliere tra qualità grafica e prestazioni. E forse c'è un motivo se i primi due anni di next gen sono stati così belli e tranquilli, almeno sul lato tecnico: la maggior parte dei prodotti era infatti esclusivamente cross gen e quindi dovevano necessariamente funzionare anche sulle vecchie console. Forse è per questo che l'incantesimo ha retto per così tanto tempo. Oppure no. Forse si tratta di progetti che non possono scendere a patti e che quindi saranno delle mosche bianche in questa sconfinata industria che ogni giorno non smette di deluderci o stupirci, sia in negativo che in positivo.