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Loot box: il DCMS del Regno Unito afferma che dovrebbero essere rimosse

Le loot box non sono molto amate dal pubblico, ma le società continuano a guadagnarci molto denaro; ora, il DCMS afferma che andrebbro rimosse.

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Avatar di Nicola Armondi

a cura di Nicola Armondi

Pubblicato il 12/09/2019 alle 16:27

Le loot box sono un argomento che spunta fuori in modo regolare nelle discussioni degli appassionati del mondo videoludico, ma vengono intensamente discusse anche al di fuori di esso. Il Department for Digital, Culture, Media & Sport (DCMS) del Regno Unito ha rilasciato un nuovo lungo report sulle loot box, nel quale viene affermato che queste dovrebbero essere rimosse dai giochi venduti ai bambini. Inoltre, il Department for Digital, Culture, Media & Sport (DCMS) suggerisce che il PEGI (l'ente di classificazione dei videogame) applichi il bollino "Gioco d'azzardo" nelle opere che includono loot box.

Quella del Department for Digital, Culture, Media & Sport (DCMS) è una proposta molto interessante, anche perché va in contrasto con quando legiferato dal governo del Regno Unito, il quale ha concluso che le loot box non sono gioco d'azzardo. Il report afferma che le prove di un effetto di questi meccanismi sui bambini sono limitate, ma al tempo stesso ritiene che si dovrebbe adottare un approccio più cauto, almeno fino a quando non ci saranno prove sufficienti per affermare che loot box non abbiano alcun impatto sui più giovani.

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Il report del Department for Digital, Culture, Media & Sport (DCMS) afferma che il governo del Regno Unito dovrebbe produrre un documento nel quale spiega perché le loot box non dovrebbero essere regolate dal "Gambling Act", sempre ammesso che il governo decida di non regolamentare le loot box.

Inoltre, il report afferma che l'industria videoludica intera dovrebbe avere un ruolo proattivo sulla questione, determinando gli effetti delle loot box finanziando una serie di ricerche indipendenti e proteggendo i più giovani e vulnerabili fino a quando non saranno stati raccolti dati ufficiali.

Bisogna sottolineare, in ogni caso, che si tratta di raccomandazioni: il report non può obbligare nessuno, governo in primis, ad agire. In ogni caso, si tratta di un messaggio chiaro e, sopratutto per quanto riguarda il PEGI, esiste la possibilità che abbia un effetto pratico. Voi cosa ne pensate? Siete d'accordo con il report?

Fonte dell'articolo: www.vg247.com

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