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MotoGP 22 | Recensione

Abbiamo finalmente messo le mani su MotoGP 22 con il quale MIlestone si è confermata come la regina delle simulazioni motociclistiche.

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a cura di Andrea Maiellano

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Come ogni produzione rilasciata a cadenza annuale, anche la oramai celebre simulazione motociclistica targata Milestone, arriva puntuale sul mercato anche quest’anno. MotoGP 22, ve lo anticipiamo fin da subito, mostra il fianco a ben poche criticità, limitandosi ad essere afflitto quasi unicamente da quel problema comune a tutte le produzioni analoghe, che necessitano di giungere sugli scaffali, virtuali e non, dei negozi, una volta all’anno. 

Stiamo parlando di un’assenza, apparentemente, tangibile di novità. Al netto di tutta quella serie di limature, e migliorie, all’impianto di gioco, il sempre più costante assottigliamento delle migliorie in campo grafico di edizione in edizione, fa percepire molto meno il “fattore novità” rispetto al passato, facendo sembrare ogni nuova edizione annuale di questa tipologia di giochi, un corposo aggiornamento piuttosto che un vero e proprio nuovo titolo.

Siamo perfettamente coscienti che, specialmente parlando di MotoGP 22, si tratta di un serpente che si morde la coda in quanto, in termini prettamente simulativi, la produzione di Milestone ha raggiunto un livello di accuratezza davvero difficile da eguagliare ma mai come quest’anno abbiamo percepito meno il peso delle numerose migliorie che gli sviluppatori hanno introdotto e che, siamo certi, faranno la gioia degli appassionati di MotoGP che annualmente si fiondano avidi su questa meravigliosa simulazione.

Questa corposa anticipazione serve a comprendere le motivazioni dietro all’inserimento di una nuova modalità in MotoGP 22: la NINE Season 2009, che permetterà ai giocatori di immergersi in una delle stagioni motociclistiche più importanti, ed emozionanti, di cui abbiamo recente memoria.

Con circa un’ora di filmati di repertorio, dirette e narrate da Mark Neale, atte a raccontare al giocatore le gesta di Valentino Rossi, questa nuova modalità presente in MotoGP 22 alterna momenti dall’alto tasso documentaristico a sessioni di gameplay varie e atte a mantenere alto l’interesse del giocatore fino alla fine. Ovviamente con la canonica attenzione di Milestone alla simulazione.

I 17 capitoli che compongono questa inedita deriva per giocatore singolo, si sono rivelati ben confezionati sotto pressoché ogni aspetto anche se, rispetto al ben più avvincente lavoro svolto con Formula 1: Drive To Survive, all’intera esperienza avrebbe giovato una maggiore dinamicità nella regia e nella narrazione, rispetto alla quasi esasperante serietà ricercata dal team di Milestone, ma parliamo di aspetti puramente soggettivi e che lasciamo giudicare a ognuno dei giocatori una volta che ci avranno messo le mani sopra. 

MotoGP 22 non si limita a introdurre esclusivamente questa inedita campagna “cinematografica” ma, come da prassi, va a migliorare e affinare ulteriormente tutta una serie di aspetti rispetto all’edizione precedente. Il modello di guida è stato ulteriormente migliorato attraverso una rinnovata attenzione nei confronti delle sospensioni e della fisica dei pneumatici, elementi che sono percepibili maggiormente da chi viene dall’edizione precedente e che potrà notare fin da subito come le moto risentano in maniera tangibile delle variazioni di pendenza durante le gare. 

I tracciati sono stati anch’essi migliorati, o meglio è stata affinata la gestione di questi ultimi rendendo più marcata la differenza fra la linea gommata e l’esterno della pista, incrementando tutta quella serie di rischi, quali il bloccaggio e la perdita di controllo, che rendono le gare ancora più incentrate sulla simulazione dura e pura.

Come anticipavamo in apertura si tratta di limature, e migliorie, che vanno ad affinare ulteriormente l’impianto di gioco creato da Milestone nel 2019 e che, di anno in anno, ha raggiunto un tale livello di simulazione, e perfezione, che risulta sempre più complesso da superare persino dagli stessi sviluppatori. 

Troviamo, però, una novità considerevole nell’inserimento del RHD (Ride Height Device), il sistema in grado di abbassare il baricentro della moto con la pressione di un tasto. Introdotto da Ducati, e già in dirittura di bando a partire dal 2023, è stato introdotto da Milestone per aggiungere un ulteriore strumento atto a simulare il più possibile le situazioni percepibili a cavallo di una moto durante la stagione corrente. 

Il sistema in funzione è quasi impercettibile, grazie a un’IA che migliora ulteriormente la celebre A.N.N.A., ma i risultati sono tangibili con un abbassamento considerevole dei tempi, gara dopo gara. Sappiamo perfettamente che per chi non mastica pane e MotoGP, potrebbe sembrare che parliamo una lingua di derivazione Lovecraftiana ma credeteci quando vi diciamo che l’attenzione di Milestone in ogni aspetto simulativo che adorna MotoGP 22 si posiziona su dei livelli altissimi. 

Venendo infine all’immancabile analisi del comparto tecnico, e di quello grafico, troviamo le uniche criticità che possiamo appuntare a MotoGP 22. Laddove ogni aspetto inerente al gameplay è curato nel minimo dettaglio, così come i contenuti presenti sono davvero notevoli andando a coprire pressoché ogni tipologia di gara e campionato presente nella realtà, il comparto grafico vacilla ancora, presentandosi come un timido aggiornamento della versione precedente.

I modelli delle moto, e delle tute dei piloti, sono davvero impressionanti per la mole di dettagli riprodotta a schermo ma le animazioni, così come gli elementi fuori pista, sembrano ancora arrivare dalla generazione videoludica precedente. Alla stessa stregua le opzioni di personalizzazione del pilota sono ridotte all’osso, sia in termini di editor del personaggio che di personalizzazioni estetiche, lasciando trasparire quanto poco Milestone sia interessata a questi “fronzoli da adolescenti”. 

Nella versione per PlayStation 5 di MotoGP 22, troviamo una risoluzione in 4K dinamici e un framerate ancorato a 60fps, oltre che la stessa, ottima, implementazione delle caratteristiche esclusive del DualSense, già sperimentata nell’edizione precedente. 

Prima di lasciarvi all’immancabile voto, seguito dal canonico verdetto finale, non possiamo che elogiare ancora una volta l’ottimo lavoro svolto dal team di Milestone che, dopo essere riuscito a realizzare una simulazione pressoché perfetta con MotoGP 22, ora dovrebbe soffermarsi su tutti quei fronzoli che renderebbero realmente completa la loro simulazione motociclistica.

Voto Recensione di MotoGP 22 - PS5


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Simulazione di prim'ordine.

  • - Modello di guida soddisfacente in ogni suo aspetto e ulteriormente affinato.

  • - La modalità NINE Season 2009 funziona.

  • - Le funzioni esclusive del Dualsense sono ben implementate.

  • - Difficile da approcciare ma appagante da padroneggiare.

Contro

  • - Tecnicamente ancora costellato da alcune sbavature.

  • - Personalizzazione del pilota ancora minimale.

Commento

MotoGP 22 è esattamente quello che ci si aspettava: un edizione votata all'affinare quanto di buono svolto dagli sviluppatori con il precedente capitolo della serie. La maturità, per quanto riguarda l'aspetto simulativo del franchise, è oramai raggiunta e quello che manca realmente alla serie MotoGP è una realizzazione tecnica più curata e una strizzatina d'occhio maggiore a tutti quegli aspetti votati alla personalizzazione che tanto piacciono alle nuove generazioni di giocatori. Se fate parte degli "aficionados" della serie di Milestone, l'edizione 2022 di MotoGP soddisferà le vostre aspettative come da abitudine; per tutti quelli che, invece, cercano un titolo motociclistico più accessibile, o graficamente spaccamascella, vi consigliamo di volgere il vostro sguardo altrove.

Informazioni sul prodotto

Immagine di MotoGP 22 - PS5

MotoGP 22 - PS5