Multiversus sta per tornare in pompa magna | Provato

La versione definitiva di Multiversus si è mostrata molto più interessante di quello che ci aspettavamo, bentornato multiverso.

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a cura di Andrea Maiellano

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Quando Multiversus sparì dagli store digitali, e Warner annunciò che il titolo sarebbe ritornato in pompa magna nel corso del 2024, un po’ tutti pensammo che il drastico calo di giocatori subito dal titolo avesse definito la sua prematura scomparsa. 

Multiversus, per chi non ne avesse mai sentito parlare fino a ora, è un brawler, o come lo definisce Warner un “Platform Fighter”, che ricalca la formula del celebre Smash Bros. e sfrutta l’enorme roster a disposizone di Warner Bros per creare un crossover che, almeno sulla carta, ha tutto il potenziale per colmare l’assenza del famosissimo titolo di Nintendo, sulle piattaforme dove non è disponibile.

Una mescola che, visti i risultati successivi al primo lancio sul mercato di multiversus, sembrarono dare ragione a Warner. La formula Free-To-Play convinse i giocatori a provarlo, mentre il solido combat system messo in piedi da Warner fece restare chi lo provò, almeno nelle prime settimane successive al lancio.

Il titolo indubbiamente necessitava di un massiccio lavoro di bilanciamento dei personaggi, ma gli aggiornamenti costanti e un roster in costante crescita, sembravano offrire una produzione in frenetica evoluzione e sempre più vicina a raggiungere la sua forma ottimale.

Invece, come da piani originali, Warner chiuse i server e ringraziò i giocatori per aver fruito di questa versione preliminare del titolo, rimandando tutti al lancio ufficiale del gioco nel corso del 2024. Alcuni iniziarono a pensare che la formula Free-To-Play non risultò profittevole per l’azienda, altri invece accusarono il drastico calo di giocatori (si parla del 99% in meno rispetto alle settimane successive al lancio) come ragione per la, apparente, chiusura del progetto.

La verità, però, era proprio quella dichiarata inizialmente da Warner. il primo assaggio di Multiversus, serviva per ricevere feedback dal pubblico e tastare l’interesse nei confronti del gioco, prima di chiudere di nuovo le porte per terminare di preparare il prodotto finale.

Vi anticipiamo subito che la versione finale di Multiversus, al netto di un sistema di monetizzazione ancora tutto da valutare, si è rivelata anche più solida di quella precedentemente testata. Ricca di modalità di gioco, pensata per abbracciare sia chi ama il PVP, che chi preferisce le esperienze PVE, e con un roster ancora più ampio e decisamente più bilanciato rispetto al passato.

Fin dai primi istanti di gioco si comprende che ora Multiversus ha una struttura più completa. Il gioco presenta una trama che, seppur molto banale, prova a spiegare ai giocatori come mai così tanti personaggi, di così tanti universi differenti, si stiano letteralmente “menando come fabbri”. 

Il menù iniziale è stato completamente rivisto nelle grafiche, anche se si poteva fare decisamente meglio sul fronte dell’intuitività, e mette in bella mostra la nuova modalità PVE: Rift.

Rift contiene al suo interno diverse campagne pensate per giocatore singolo, le quali sono suddivise a loro volta in diverse esperienze di gioco. Alcune presenteranno una serie di scontri, altre alterneranno le battaglie a dei minigiochi specifichi e altre ancora mischieranno tutte le esperienze in una struttura simile a quella del più classico degli Story Mode.

Rift, inoltre, vuole essere un’esperienza che si differenzia sostanzialmente dai classici scontri in PVP, proponendo una serie di buff e debuff che alterano notevolmente le regole di ogni incontro, rendendoli unici nella loro struttura. 

Per farvi un rapido esempio, nei Rift si può passare dal classico incontro 2V1, a saltare a tempo il lasso di Wonder Woman, con l’amazzone e Batan impegnati le farlo roteare sempre più rapidamente. 

Ogni modalità presente in Rift, al netto dei tutorial, varierà costantemente, offrendo delle campagne sempre diverse e giocabili per un determinato di tempo. Ognuna di queste esperienze ricompenserà i giocatori con degli elementi cosmetici esclusivi e con una serie di gemme che serviranno per potenziare le statistiche dei vari personaggi, rendendoli più performanti nelle varie situazioni offerte dai Rift.

Dopo aver speso un paio di giorni assieme ai Rift dedicati a Joker, Jason di Venerdì 13 e all’agente Smith di Matrix, possiamo dirvi che, indubbiamente, se Warner continuerà a investire costantemente in queste modalità di gioco, Multiversus potrebbe offrire quella varietà capace di renderlo unico e differenziarlo a dovere in quella pletora di “cloni di Smash Bros.”, che da anni invadono il mercato.

Per quanto riguarda le altre novità introdotte in questa “versione definitiva” di Multiversus, sicuramente il rinnovato bilanciamento del roster è stato molto gradito. Per quanto lo analizzeremo a dovere una volta che il titolo sarà rilasciato ufficialmente, abbiamo potuto constare, già da questa piccola anteprima, tutta una serie di modifiche apportate sia ai singoli lottatori, che al combat system in generale.

Per quanto riguarda il roster, ora Multiversus conta ben 26 personaggi. Sono, ovviamente, presenti tutti quelli che vennero rilasciati durante il periodo periodo sul mercato, più alcune new entry come l’iconico Joker (fra l’altro doppiato da Mark Hamill per la gioia dei fan dell’uomo pipistrello), e la loro gestione rimane analoga a quella già sperimentata mesi fa.

Inizialmente a tutti i giocatori verrà sbloccato un solo lottatore, mentre altri tre verranno sbloccati a rotazione per un periodo di tempo limitato, in maniera tale da farli testare prima di decidere se investire del denaro reale per sbloccarli definitivamente. 

In merito al sistema di monetizzazione interno, al momento non possiamo avanzare alcun tipo di giudizio, non conosciamo i prezzi a cui le varie valute verranno vendute al momento del lancio, ma possiamo dirvi che il sostentamento di Multiversus ruota tutto attorno agli elementi estetici, allo sblocco dei personaggi e al canonico Season Pass.

Ora non resta altro da vedere se l’ottima modalità single player, unita a un ribilanciamento del roster, permetterà a Multiversus di riguadagnarsi il favore del pubblico, svettando nuovamente fra i titoli più giocati su Steam.

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