NO al proibizionismo nei videogiochi

Multiplayer.it ha lanciato una petizione contro un pericoloso disegno di legge che potrebbe colpire i videogiocatori italiani.

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a cura di Vincenzo Ciaglia

NO al proibizionismo nei videogiochi. È questo il nome di una petizione lanciata da Multiplayer.it contro un disegno di legge - al vaglio della Commissione Cultura della Camera - che interessa i videogiochi e la loro classificazione. Se tale DDL (disegno di legge) passasse, potrebbe dar vita a un Comitato Italiano per la valutazione dei videogiochi già esaminati dal Comitato Europeo (PEGI - Pan European Game Information).

In pratica, racconta Multiplayer.it, "l'Italia potrebbe diventare l'unico paese in Europa dove viene imposto un macchinoso sistema di doppia valutazione dei giochi".

Il disegno di legge potrebbe avere conseguenze abbastanza gravi per l'universo dei videogiocatori italiani. Innanzitutto i gamers si troverebbero discriminati rispetto agli utenti europei, a causa di un allungamento dei tempi d'uscita dei videogiochi. Inoltre si potrebbe dare il via a un effetto pericoloso, che potrebbe mettere a repentaglio la tutela dei minori: la procedura alimenterebbe la pirateria, specie su Internet, e spingerebbe lo sviluppo delle importazione parallele - perfettamente legali - da altri paesi europei dove non è presente il sistema del doppio controllo.

Scrive Multiplayer.it: "La tutela dei minori è un diritto fondamentale che nessuno mette in discussione. Si discutono solo i modi in cui si intende tutelare questo diritto. È bene notare che i minori, oramai, rappresentano soltanto uno dei pubblici di riferimento dei videogiochi, in quanto è oramai realtà che il videogiocatore italiano sia un consumatore di età giovane adulta, con un'età media dai 25 ai 30 anni".

È comunque probabile che con una quasi imminente crisi di governo i numerosi procedimenti in via di approvazione, tra i quali anche il Disegno di legge 3014, vengano soppressi.